Le nuove regole a scuola, Dad breve e vaccini per tutti gli alunni

Emiliana Costa

31/01/2022

In arrivo nuove regole per la scuola, ma intanto continua a circolare il virus tra i bambini. L’appello del ministro: «Vacciniamo tutti i ragazzi».

Le nuove regole a scuola, Dad breve e vaccini per tutti gli alunni

Con il nuovo decreto Covid sono in arrivo una serie di semplificazioni per quanto riguarda la Dad e il rientro in classe. La richiesta di adeguare le norme per la scuola all’evoluzione epidemiologica del paese arriva dalle Regioni, dalle famiglie, ma anche da alcuni ministri.

Elena Bonetti, responsabile del dicastero per le Pari opportunità e la famiglia, chiede regole più semplici per «mantenere il percorso didattico e l’organizzazione scolastica in presenza, anche nelle scuole primarie». Poi l’appello: «Vacciniamo i ragazzi». Ma cosa cambierà nei prossimi giorni nella scuola? Entriamo nel dettaglio.

Mini Dad anche alla primaria, la posizione della ministra Bonetti

In attesa del nuovo decreto Covid - con il quale il governo Draghi si appresta a un alleggerimento delle restrizioni vista la diminuzione dei contagi - la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, in un’intervista al Messaggero, lancia l’appello: accorciare la Dad anche alla primaria e mantenere il più possibile le lezioni in presenza.

Ecco le parole della ministra Bonetti: «In Consiglio dei ministri verranno portate alcune proposte che riguardano regole per la semplificazione, in particolare, delle disposizioni per la didattica a distanza e la quarantena in ambito scolastico. È una riflessione che è nata in seno alle ultime riunioni tra regioni, governo, cabina di regia e ha l’obiettivo di dare priorità alla continuità didattica in presenza mantenendo regole di sicurezza anche per i più piccoli, perché un prolungarsi di attività didattica a distanza, di fatto porta a situazioni di grave disagio, di apprendimenti faticosi, nonché a un evidente carico di fatica ulteriore nell’organizzazione familiare».

Ma come cambierà l’organizzazione scolastica? Nei casi di positività che fanno scattare la Dad, i ragazzi dovrebbero essere in auto sorveglianza e non più in quarantena. Non solo. L’altra novità potrebbe essere il ritorno in classe di guariti e vaccinati con il solo tampone negativo (senza la necessità del certificato del medico, come avviene adesso).

«Verranno semplificate le regole - continua Bonetti -. Bisogna andare ancora avanti rispetto a quanto fatto finora. La quarantena e il rientro in classe dovrebbero seguire lo stesso meccanismo, con le regole che abbiamo già sperimentato per le secondarie, differenziando, a seconda della vaccinazione o meno dei bambini. Il tempo della Dad deve poter essere accorciato anche riguardo al numero di positivi nelle classi, così come richiesto anche dalle regioni. Non si tratta di allentare ma di semplificare e, sempre più, di valorizzare il percorso di vaccinazione».

«Vacciniamo tutti i ragazzi», l’appello di Bonetti

Nonostante il virus stia colpendo in maniera severa anche i più piccoli, la vaccinazione tra i bambini procede a rilento. «La scienza è stata chiara sin dall’inizio - spiega Bonetti - specificando che nell’evoluzione di una pandemia la popolazione meno vaccinata avrebbe rischiato di essere la più colpita, e purtroppo così è stato. Oggi sta succedendo ai bambini e cominciamo a vedere situazioni gravi. La nostra responsabilità è continuare a insistere e a informare le famiglie».

L’appello di Bonetti alle famiglie è dunque quello di vaccinare tutti i ragazzi: «I dati effettivi dicono che il vaccino, ormai ampiamente testato tra la popolazione infantile, non ha dato controindicazioni, mentre purtroppo abbiamo riscontrato un aumento di situazioni aggravate per il contagio. I bambini vaccinati affrontano la malattia con migliori strumenti. È un tema di responsabilità per la salute dei nostri figli, ma anche per tutti gli altri bambini che magari sono fragili e che hanno forme di patologie che con un contagio rischiano di aggravarsi. Quei bambini devono poter entrare nell’ambiente scolastico e poter essere sicuri, è un loro diritto e tutti noi dobbiamo farcene garanti».

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