La scienza non ha ancora definito una durata chiara dell’immunità fornita dai vaccini contro il Covid-19, ma esistono ipotesi e studi che prevedono le tempistiche. Quando potrebbe durare l’immunità?
La questione della durata dell’immunità naturale, ovvero indotta dall’aver già avuto il Covid, o dell’immunità vaccinale, cioè quella ottenuta in seguito alla somministrazione del vaccino, ha un ruolo centrale nel dibattito pubblico in relazione alla previsione di un ritorno alla normalità.
Alla domanda “Quanto dura l’immunità con il vaccino anti-Covid” la scienza non è ancora in grado di fornire una risposta univoca e definitiva, vista la rapidità con cui sono stati sviluppati e distribuiti i sieri. Esistono molte ipotesi e possibili spiegazioni che vanno mano a mano a integrarsi con gli studi più recenti in materia.
Ecco cosa sappiamo finora sulla durata della protezione fornita dai vaccini anti-Covid disponibili in Italia.
Vaccino Covid, quanto dura l’immunità?
Come riportano le FAQ del sito dell’AIFA, l’immunità fornita dal vaccino sembra avere una durata superiore all’immunità naturale.
Sulla base della conoscenza di altri tipi di coronavirus, è possibile ipotizzare una protezione di almeno 9-12 mesi in riferimento ai vaccini a RNA messaggero di Pfizer-BionTech e Moderna-NIAID. Ma è impossibile, ad oggi, stabilire con certezza la durata dell’immunità in quanto sono state effettuate osservazioni limitate.
“Solo quando il vaccino sarà somministrato a larghe fasce di popolazione sarà possibile verificare se l’immunità durerà un anno, come accade con l’influenza, più anni, come accade con la vaccinazione antipneumococcica o se sarà necessario sottoporsi a richiami ”, spiega l’ECDC.
Anche per i vaccini a vettore virale (adenovirus) come AstraZeneca e Johnson & Johnson non ci sono dati a sufficienza per conoscere la durata della protezione.
Immunità naturale più breve di quella vaccinale?
Per quanto riguarda, invece, l’immunità naturale, secondo alcuni studi recenti, potrebbe avere una durata pari a 6 mesi, ovvero inferiore alle previsioni sulla durata dell’immunità vaccinale.
Il virologo americano Shane Crotty, dell’Istituto di immunologia di La Jolla, ha riportato l’esempio dell’infezione da papilloma virus per spiegare come “l’infezione naturale suscita una risposta immunitaria terribile e anticorpi scadenti, ma il vaccino con una singola immunizzazione sviluppa anticorpi fantastici che sono protettivi al 99% nelle persone per più di 10 anni”. La speranza è che un risultato simile si possa applicare anche ai vaccino contro il Covid-19.
Nel recente documento “Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione” - realizzato in collaborazione tra Istituto Superiore di Sanità (ISS), INAIL, Ministero della Salute e AIFA - inoltre, viene fatto riferimento a uno studio multicentrico che rivela una durata dell’immunità naturale pari a 5 mesi in media, ovvero inferiore alle previsioni.
Lo studio ha analizzato un campione di circa 7 mila operatori sanitari britannici precedentemente infettati dal Covid. Occorre tenere in considerazione, in questo caso, che la diffusione delle varianti, in particolare quella brasiliana, potrebbe incidere sui casi di reinfezione.
Vaccino Pfizer protegge fino a 6 mesi: lo studio
Un recente comunicato pubblicato dalle due società produttrici del vaccino Covid Pfizer/BioNTech ha rivelato che il siero fornisce una protezione per almeno 6 mesi dopo la somministrazione della seconda dose e ha un’efficacia del 100% contro la variante sudafricana del coronavirus (B.1.351).
Nel comunicato congiunto si specifica anche come il vaccino Pfizer garantisca una protezione “del 91,3% contro Covid-19, misurata da 7 giorni fino a 6 mesi dopo la seconda dose ”. Allo studio hanno partecipato 46.307 pazienti, 12 mila dei quali avevano ricevuto il vaccino almeno 6 mesi fa.
Un’altra notizia incoraggiante deriva dallo studio effettuato su un piccolo gruppo di volontari dai 12 ai 15 anni, sui quali è stata rilevata un’efficacia del vaccino al 100%.
Moderna, immunità dopo due settimane dalla seconda dose
Il siero vaccinale di Moderna, somministrato in entrambe le dosi a 28 giorni di distanza l’una dall’altra, ha dimostrato di impedire “al 94,1% degli adulti dai 18 anni, vaccinati, di sviluppare la malattia Covid-19”.
L’immunità, la cui durata non è ancora stata definita con chiarezza, si considera pienamente acquisita a partire da 2 settimane dopo la seconda somministrazione.
AstraZeneca, efficacia al 94,1% degli adulti vaccinati
Vaxzevria, ossia il vaccino AstraZeneca, viene somministrato in due dosi a distanza di 4-12 settimane tra una e l’altra. L’efficacia è risultata pari al 59,5% nel prevenire la malattia sintomatica.
La protezione del vaccino, dunque non l’immunità, inizia da circa 3 settimane dopo la somministrazione della prima dose di Vaxzevria e persiste fino a 12 settimane. La durata dell’immunità, invece, non è ancora stata definita con chiarezza in mancanza di un numero di osservazioni adeguate.
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