Vaccino Covid, probabile anche la quarta dose: “È una possibilità concreta”

Stefano Rizzuti

04/12/2021

Franco Locatelli, coordinatore del Cts, ritiene che la somministrazione della quarta dose del vaccino anti-Covid sia una possibilità concreta. Vediamo per quali motivi.

Vaccino Covid, probabile anche la quarta dose: “È una possibilità concreta”

La quarta dose del vaccino anti-Covid è una possibilità concreta. A dirlo è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico. Non basterà, quindi, la dose booster che l’Italia sta somministrando in questi giorni ma potrebbe servire anche un ulteriore richiamo.

Locatelli parla a Sky Tg24 e prima di pensare alla quarta dose punta sul completamento del ciclo vaccinale primario per tutti gli italiani. In particolare si concentra sul milione e 300mila over 60 che non hanno ancora ricevuto la prima dose, il che rischia di esporli alla malattia grave. Vediamo perché, secondo Locatelli, servirà la quarta dose e quando potrebbe essere somministrata.

La dose booster in Italia

Locatelli si sofferma anche sulla terza dose ricordando che quasi il 55% degli over 80 ha ricevuto la dose booster. A cui si aggiunge circa il 25% nella fascia 70-79 anni. In totale in Italia sono state somministrate più di 7 milioni e mezzo di dosi di richiamo e per il coordinatore del Cts il messaggio è chiaro: bisogna continuare con la terza dose e cominciare con l’immunizzazione di chi non ha ancora ricevuto nemmeno una dose. Al momento la terza dose è aperta a tutti gli over 18.

Perché in Italia è probabile la quarta dose

La possibilità di dover ricevere anche la quarta dose del vaccino Covid, spiega Locatelli, è concreta. Il ragionamento portato avanti dal coordinatore del Cts è che la terza dose può sì generare quella che viene definita una risposta di memoria, ma non è ancora possibile sapere per quanto tempo durerà questa protezione.

Peraltro viene esclusa l’ipotesi di raggiungere l’immunità di gregge mentre sembra sempre più probabile l’opzione di un richiamo ogni anno, come già dichiarato da alcuni esperti, così come già avviene per il vaccino anti-influenzale. In Israele e nel Regno Unito, inoltre, si sta già valutando se somministrare le quarti dosi, ipotesi da considerare soprattutto per i timori legati alla scoperta della variante Omicron.

Quando faremo la quarta dose del vaccino Covid

Sulle tempistiche della quarta dose si sa ancora poca. Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha provato a ipotizzare un richiamo a un anno di distanza dalla terza dose.

Secondo Bassetti la dose di richiamo è certa e verrà fatta nel 2022, “ragionevolmente a 12 mesi dalla terza, non tra 6 mesi”. Quindi ci sarebbe un intervallo di tempo maggiore rispetto a quello tra seconda e terza dose, secondo Bassetti.

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