Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità si dice ottimista sulla situazione pandemica ma smentisce Di Maio sui tempi di arrivo del vaccino
Nella giornata del nuovo Dpcm, che arriva in seguito al boom di contagi registrati in Italia nel corso delle ultime settimane, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli interviene sul tema anticipando, probabilmente, la linea del Governo.
Il medico ha tuttavia smentito il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che nei giorni scorsi aveva parlato dell’arrivo del vaccino anti-COVID fra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.
Locatelli ottimista su situazione pandemica
Mai come oggi le parole di Locatelli possono servire da indizi sulle decisioni che annuncerà Conte per il nuovo Dpcm, approvato d’urgenza dall’esecutivo a soli cinque giorni dal precedente decreto. Il medico è il presidente dell’organo di consulenza tecnica e scientifica del Ministero della Salute.
Intervenuto alla trasmissione Mezz’ora in più di Lucia Annunziata, Locatelli ha voluto mostrarsi ottimista in merito alla situazione pandemica in Italia. “Che ci sia stata un’accelerazione dei contagi negli ultimi dieci-quindici giorni è indubitabile. Ma prima di parlare di crescita esponenziale ci andrei cauto, non siamo in questa situazione”, ha tranquillizzato Locatelli.
Il presidente ha definito “giusto guardare ai numeri con attenzione massima”, ma la situazione non è talmente grave da dover provocare panico o allarme. “Solo un terzo del numero di ieri dei positivi è sintomatico, a febbraio e marzo erano tutti sintomatici”, ha spiegato Locatelli.
Le differenze tra oggi e marzo. "Crescita esponenziale vuol dire una crescita che tende a moltiplicarsi per un numero fisso, siamo invece in una crescita lineare. Bisogna considerare anche che la maggior parte dei casi sono asintomatici" #locatelli #mezzorainpiu @RaiTre pic.twitter.com/AZUlH1iu7w
— Mezz'ora in Più (@Mezzorainpiu) October 18, 2020
Altri esperti ricordano tuttavia che nel corso della prima ondata moltissimi positivi erano sintomatici per il semplice fatto che i tamponi erano molti di meno.
La posizione del medico, del resto, è simile a quella già espressa nell’edizione odierna del Fatto Quotidiano.
Se il giornale più vicino al governo titola BASTA PANICO significa che il governo intende ridimensionare la portata di questa seconda ondata? pic.twitter.com/iKE2NBNVgB
— Lorenzo Pregliasco (@lorepregliasco) October 18, 2020
Il presidente del CSS ha quindi confermato che non ci sarà un nuovo lockdown come quello di marzo e aprile. «Ci possono essere delle chiusure territoriali qualora si configurino degli scenari epidemiologici che richiedano di essere attuati», ma la priorità rimane “la tutela della salute con il mantenimento delle attività produttive nel Paese”.
Locatelli, vaccino nella primavera 2021
Locatelli ha smentito l’annuncio di Luigi Di Maio, affermando che il vaccino anti coronavirus arriverà “presumibilmente nella primavera del 2021”.
“Fino ad allora dobbiamo convivere in modo da minimizzare l’impatto del coroanvirus sulla vita degli italiani”, ha dichiarato il medico.
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