Il ministero della Salute con una circolare ha fatto sapere che, visto l’aumento di casi di vaiolo delle scimmie in Italia, potrebbero essere decise delle quarantene.
Vaiolo delle scimmie, per i contatti stretti presto potrebbero scattare le quarantene. Questa è la grande novità contenuta nell’ultima circolare del ministero della Salute, in virtù dell’aumento dei casi in Italia registrati nell’ultimo periodo.
Stando ai dati forniti dal ministero, solo negli ultimi quattro giorni sono stati 26 i nuovi casi di vaiolo delle scimmie riscontrati in Italia, con il totale che nel nostro Paese è arrivato a 505 contagi.
In tutto il mondo sono oltre 17.000 i casi registrati, tanto che l’Oms ha dichiarato l’emergenza sanitaria globale. Nel dettaglio in Italia la malattia ha colpito quasi esclusivamente maschi (501 casi) che femmine (4 casi).
Di conseguenza questa è la grande novità contenuta nella circolare diramata: “In specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie”.
In sostanza il ministero della Salute sta pensando al ricorso delle quarantene per contrastare la diffusione nel nostro Paese del vaiolo delle scimmie, ma nella circolare si parla anche di una sorveglianza passiva.
Vaiolo delle scimmie: non solo quarantene, le linee guida
Dalle parti di viale dell’Oceano Pacifico sono pronti a una prima stretta in merito alla diffusione del vaiolo delle scimmie. “I contatti stretti - si legge nella circolare - Devono essere identificati il prima possibile e informati della loro esposizione e del rischio di sviluppare l’infezione”.
Per i contatti con esposizioni a basso rischio invece “è possibile adottare la sorveglianza passiva, autocontrollarsi e informare il proprio medico di famiglia”, mentre i “ contatti asintomatici che controllano adeguatamente e regolarmente il loro stato possono continuare le attività quotidiane di routine come andare al lavoro e frequentare la scuola (la quarantena non è necessaria)”.
In generale queste sono le linee guida del ministero della Salute per i contatti stretti del vaiolo delle scimmie:
- evitare di donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono in regime di sorveglianza;
- l’auto-monitoraggio prevede il controllo della febbre (almeno due volte al giorno) o di altri sintomi come il mal di testa, mal di schiena, linfoadenopatia, o eruzione cutanea da causa sconosciuta nei 21 giorni dall’ultima esposizione;
- indicato anche di astenersi dalle attività sessuali per 21 giorni dopo l’ultima esposizione, igiene delle mani e respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente e lavarsi spesso le mani);
- evitare il contatto con persone immunocompromesse, bambini sotto i 12 anni e donne in gravidanza per 21 giorni dopo l’ultima esposizione;
- evitare il contatto stretto diretto con animali, inclusi gli animali domestici, per 21 giorni dopo l’ultima esposizione.
A breve in Italia partirà anche la campagna di vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie, che dovrebbe prevedere una prima dose e un richiamo da somministrare dopo un intervallo di 2-3 mesi.
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