La campagna, voluta fortemente dal ministro del turismo Daniela Santanchè per valorizzare il brand Italia nel mondo, sta suscitando diverse polemiche.
Daniela Santanchè che è a capo del ministero del Turismo ha presentato la nuova campagna internazionale di promozione turistica con un certo orgoglio. Protagonista la Venere di Botticelli facilmente riconoscibile per i suoi boccoli biondi, che in veste di virtual influencer gira i luoghi più iconici dello stivale raccontandone i paesaggi e le bellezze artistiche.
Una scelta, quella di usare un simbolo dell’arte italiana nel mondo, che è stata molto criticata. Così come polemiche sono scaturite dopo aver conosciuto il prezzo esorbitante stanziato per questa campagna denominata «Open to meraviglia». Ecco quanto.
Quanto è costata la campagna pubblicitaria “Open to meraviglia”
«Open to meraviglia» è il claim pensato per questa campagna promozionale dell’Italia nel mondo realizzata dal ministero del Turismo ed Enit con il contributo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio. Tutta la progettazione, a partire dal claim e dalla scelta di utilizzate la Venere di Botticelli, proviene dal Gruppo Armando Testa.
L’attività si basa su un video promozionale e una campagna di affissione ambientata tra luoghi storici e paesaggi mozzafiato del nostro paese attraversati dalla nostra Venere in veste di virtual influencer. Un viaggio tra regioni e comuni che decideranno di aderire alla campagna.
A fare da volano al progetto sui social c’è anche la pagina Instagram ufficiale «venereitalia23» e il sito web italia.it. La campagna è dedicata ai paesi internazionali che hanno un rapporto molto intenso con il nostro paese per incentivarne il turismo. Apparirà nei principali hub aeroportuali e nelle stazioni ferroviarie.
Il totale dell’investimento è di 9 milioni di euro per la campagna primavera/estate e autunno/inverno. Circa la metà della cifra servirà negli aeroporti con il video promozionale che sarà diffuso sui voli Ita Airways e nelle stazioni europee che hanno collegamenti diretti con l’Italia grazie alla sinergia con Trenitalia in Francia, Germania, Austria, Svizzera. Un QR code sulle affissioni permetterà ai turisti di accedere direttamente al sito web italia.it dove potranno conoscere itinerari, eventi in programma e luoghi da non perdere. A tal fine circa 4 milioni di euro saranno investiti sull’ecosistema digitale internazionale con campagne crossmediali internazionali, sempre al fine di sviluppare traffico sul portale Italia.it.
Ecco perché ci sono state polemiche
C’è però chi ha storto il naso quando ha visto quelle foto della Venere di Botticelli in veste di influencer tra i luoghi più suggestivi del paese. Per Daniela Santanché ministro del Turismo «noi dobbiamo saper vendere l’Italia. La Venere del Botticelli, allora, simbolo della rinascita e della primavera che fiorisce dopo il rigido inverno pandemico, è la testimonial d’eccezione che ci prende per mano e ci accompagnerà lungo questo percorso».
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Non la pensano però così tantissime persone in disaccordo con il vedere un’iconografia del rinascimento italiano affondare in stereotipi e luoghi comuni come mangiare una pizza o farsi un selfie addirittura vestita in minigonna.
A sbottare è stato soprattutto il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che ha detto: «La pubblicità all’Italia la fanno le opere d’arte, senza bisogno di travestirle. Giacché la Venere è nuda sarebbe stato meglio vederla così, senza bisogno di travestirla in quel modo: è una roba da Ferragni».
C’è chi ha criticato anche la qualità delle immagini che, alla luce delle recenti tecnologie di intelligenza artificiale, forse potevano essere più realistiche spendendo anche pochissimo. C’è chi ha provato sul web a realizzare le grafiche sullo stesso stile e i risultati sono stati eccellenti.
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