La Virgin Galactic ha rinviato a metà ottobre il lancio della missione in cui è coinvolta l’Aeronautica Militare italiana a causa di un problema tecnico.
Ancora una brutta notizia per Virgin Galactic del miliardario Richard Branson. Alcuni problemi tecnici, infatti, hanno costretto la società a rinviare il volo della SpaceShip2 all’interno della missione in cui è coinvolta l’Aeronautica Militare italiana, dopo lo stop arrivato nei giorni scorsi da parte della FAA.
Le azioni della società hanno iniziato a scendere anche questa mattina, con un calo del 3% nel pre-market di Wall Street, dopo la notizia delle indagini da parte delle autorità americane, la società aveva già attirato le vendite sui titoli Virgin Galactic nella seduta di venerdì (-2%).
Virgin Galactic rinvia la missione con l’Aeronautica Militare italiana
A fine settembre doveva iniziare finalmente Unity 23, missione in cui è coinvolta l’Aeronautica Militare italiana che aveva acquistato da Virgin Galactic un volo suborbitale per poter svolgere alcune sperimentazioni scientifiche in condizioni di microgravità.
Un comunicato rilasciato dalla stessa società parlava di un possibile difetto di fabbricazione di un componente del sistema di attuazione del controllo di volo fornito da terze parti.
L’individuazione del problema spingeva la società a rinviare a metà ottobre la finestra di lancio, salvo ulteriori problemi che potrebbero emergere da qui al mese prossimo.
Le indagini della FAA
La società ha aggiunto che la decisione non è collegata alla sentenza della Federal Aviation Administration (FAA), ancora pendente da quando la settimana scorsa l’ente aveva annunciato le indagini relative al volo dell’11 luglio a cui aveva partecipato anche Branson.
La FAA aveva acceso il suo faro sulla Virgin Galactic spinta dai sospetti circa la deviazione del volo rispetto alla traiettoria prevista e il veicolo SpaceShip-2 potrebbe non tornare in volo fino a quando l’ente non approverà il rapporto finale sull’indagine.
La missione dell’Aeronautica Militare italiana
C’era molta attesa per la missione dell’Aeronautica Militare italiana, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), in quanto il suo equipaggio doveva essere il primo con italiani ed europei ad affrontare un volo suborbitale con scopi scientifici.
Tra gli obiettivi della missione c’è un ampio programma sperimentale finalizzato alla valutazione degli effetti della microgravità a diversi livelli, oltre a incrementare la conoscenza sulle potenzialità della piattaforma SpaceShip-2 circa i criteri di sicurezza del volto e supportando il sistema Paese per portare la capacità di volto suborbitale in Italia.
L’elenco dei partecipanti prevede il colonnello e ingegnere spaziale Walter Villadei, a capo del gruppo, affiancato dal tenente colonnello Angelo Landolfi, medico dell’Aeronautica Militare, e dall’ingegner Pantaleone Carlucci del Cnr.
Il tempo da dedicare agli esperimenti sarà molto ridotto: i tecnici potranno utilizzare soltanto i primi tre minuti disponibili nel corso delle due ore di volo complessive.
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