L’oracolo di Omaha continua a mollare le azioni del colosso bancario Usa, mentre gli investitori si affannano a cercare di capire le ragioni delle sue mosse.
Niente da fare: Warren Buffett ha proprio deciso di tagliare l’esposizione della sua holding Berkshire Hathaway verso il colosso finanziario americano Bank of America.
Stando alle ultime comunicazioni rese note alle autorità competenti, la holding fondata dall’oracolo di Omaha ha scaricato infatti più di 8,5 milioni di azioni BofA per un valore totale di $338 milioni nei primi tre giorni di questa settimana, facendo scendere la quota complessiva detenuta nel gruppo al 10,2%: quota che, ai prezzi attuali di BofA, ammonta a più di $31 miliardi di dollari.
Stavolta, con lo smobilizzo di azioni del gigante di Wall Street, l’incasso è stato inferiore rispetto a quelli che Buffett aveva annunciato nei due precedenti round degli ultimi mesi, con cui aveva venduto altri titoli di Bank of America:
in media, nelle ultime due transazioni di vendita, il guadagno era stato pari a $750 milioni, ammontare decisamente più cospicuo a quello riscosso con quest’ultima mossa (per l’appunto di $338 milioni).
Il motivo è doppio: da un lato, Buffett ha venduto una quantità di azioni inferiore rispetto a quelle di cui si era liberato nei mesi scorsi; dall’altro lato, il guadagno medio per ogni azione BofA smobilizzata è stato pari a $39,40, tra i prezzi più bassi a cui l’oracolo ha ceduto i titoli da quando ha iniziato a scaricarli. Quella di ieri è stata la 13sima volta che ha visto la holding Berkshire Hathaway vendere i titoli a partire dalla metà di luglio.
Va detto che la conglomerata rimane tuttora azionista di maggioranza di Bank of America, pur dopo le ultime manovre con cui ha sforbiciato la quota detenuta nel capitale della banca: in tutto, a uscire dal portafoglio della holding sono state azioni BofA per un valore superiore ai $9 miliardi, tra l’altro senza che Buffett abbia dato grandi spiegazioni sul perchè della decisione.
Alcuni operatori di mercato motivano la mossa con un possibile piano, da parte della holding fondata dal guru della finanza, volto a raccogliere cash da utilizzare per finanziare investimenti futuri o per fare grandi acquisti.
D’altronde, se c’è qualcosa che caratterizza Berkshire Hathaway, è proprio la gigantesca mole di cash su cui siede, superiore a $147 miliardi.
Gli investitori avranno modo di conoscere le prossime manovre dell’investitore miliardario su Bank of America fino a quando la partecipazione di Berkshire Hathaway non scenderà al di sotto del 10%: a quel punto, le operazioni di Berkshire sulla banca Usa non saranno più trasparenti come è accaduto in queste ultime volte, in quanto Buffett non sarà più obbligato a informare il mercato delle sue transazioni sul titolo entro i due giorni successivi alle sue mosse, come è avvenuto in questi ultimi casi.
Nessuna particolare reazione da parte del titolo Bank of America che, nella seduta di ieri, ha chiuso le contrattazioni praticamente piatto, attorno a quota $39,25 (+0,05%), mentre Wall Street si affanna a comprendere la ragione delle manovre di Warren Buffett.
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