Si intensificano gli interrogativi sulla mossa shock di Warren Buffett dopo le indiscrezioni riportate dal WSJ. Ma Berkshire Hathaway ha lanciato anche nuovi buy.
A Wall Street e sulla stampa finanziaria di tutto il mondo si intensificano gli alert su questa possibile mossa shock che Warren Buffett, CEO di Berkshire Hathaway, starebbe valutando di fare, mollando una fetta del suo impero.
Tutto è partito da un articolo del Wall Street Journal, secondo il quale Compass, tra le principali società di intermediazione immobiliare degli Stati Uniti, attiva in 35 stati americani, con 33.000 agenti immobiliari alle sue dipendenze, sarebbe in trattative avanzate per acquistare da Berkshire la divisione HomeServices of America, l’unità della holding di Buffett attiva nel mercato immobiliare: “ Is Warren Buffett selling his real estate empire? ”, si domanda l’Economic Times; “Warren Buffett’s Berkshire may sell its real estate brokerage business”, annuncia la CNBC. “Warren Buffett’s latest move sends ominous warning about state of housing market ”, è il titolo dell’articolo del Daily Mail.
Gli attenti collegati alla possibile decisione di Buffett di vendere il suo gioiello HomeServices of America continuano a susseguirsi: d’altronde, si sta parlando dell’oracolo di Omaha, dalle cui labbra pendono gli investitori di tutto il mondo.
Warren Buffett, il tallone d’Achille di Berkshire Hathaway è questo?
Secondo quanto reso noto dal WSJ, i negoziati tra Compass e il gioiello attivo nel mercato immobiliare di Berkshire Hathaway sarebbero a un buon punto, anche se per ora non emergono dettagli sul prezzo a cui avverrebbe la transazione.
I rumor sono stati tuttavia affossati dallo stesso CEO di HomeServices of America Gino Blefari, che ha prontamente inviato una lettera ai dipendenti del gruppo, negando le indiscrezioni e sottolineando che non c’è alcuna vendita in corso.
Tuttavia, a Wall Street si continua a parlare della mossa potenziale, che avrebbe secondo alcuni esperti anche senso, visto che il mercato immobiliare USA continua a fare i conti con un basso livello delle vendite, con una quantità limitata di scorte e con prezzi che rimangono ostinatamente elevati.
Quell’altro business che fece flop e che Buffett decise di vendere
“Non venderà a meno che questa continua emorragia non andrà avanti. Decise di vendere la sua divisione editoriale quando si rese conto che non ci sarebbe stato alcun futuro senza una fase di consolidamento ”, ha commentato per ora alla CNBC Bill Stone, azionista da anni di Berkshire Hathaway, e direttore di investimenti di Glenview Trust Company.
Il riferimento è alla decisione di Buffett di gettare la spugna sul business editoriale in cui aveva iniziato a investire negli anni ’70, quando acquistò alcuni quotidiani come l’Omaha World-Herald e il Buffalo News, sicuro che le vendite dei giornali fossero inattaccabili. Ma, con l’avvento di Internet e delle piattaforme digitali, Buffett assistette a un crollo delle entrate pubblicitarie, che si tradusse in una distruzione dei profitti del business.
Di conseguenza, l’investitore leggendario di Wall Street prese la decisione di dire basta ai suoi investimenti nei giornali cartacei verso gli inizi del 2000.
Quanto incide HomeServices sull’impero Berkshire di Warren Buffett?
Va precisato che HomeServices rimane una divisione che non ha una grande incidenza sul business complessivo di Berkshire Hathaway, come confermano i numeri: nel corso del 2024 ha generato un fatturato pari a $4,4 miliardi, rispetto ai $371,4 miliardi incassati dall’intera conglomerata gestita da Warren Buffett.
Detto questo, i segnali di indebolimento di questa divisione sono evidenti: sempre lo scorso anno, il bilancio ha messo in evidenza una perdita netta di $113 milioni, dopo gli utili da $13 milioni del 2023 e da $100 milioni su base netta nel 2022.
Vero è che HomeServices, come ha spiegato la stessa Berkshire, ha dovuto far fronte a costi legali che hanno depresso i livelli della sua redditività.
Per esempio, nell’aprile dello scorso anno, l’unità attiva nel mercato immobiliare ha raggiunto un accordo per chiudere una causa legale esplosa in tutti gli USA del valore di 250 milioni di dollari, a seguito di un’accusa secondo cui avrebbe gonfiato le commissioni di intermediazione, a carico dei proprietari di case americane che avevano messo in vendita i loro immobili.
L’avvertimento già lanciato da Buffett, che preferisce continuare a puntare sul Giappone
Era stato inoltre lo stesso Buffett a far notare nel rapporto annuale di Berkshire del 2024 quanto il business della divisione continuasse a pagare “la disponibilità di case (sul mercato) e gli elevati prezzi degli immobili”.
In generale, le attività legate al mercato immobiliare degli Stati Uniti stanno attraversando una fase difficile in quanto i potenziali acquirenti continuano a fare i conti con tassi sui mutui ancora troppo elevati, con i prezzi delle case stesse che rimangono alti e con il numero limitato di nuove offerte di abitazioni.
Nel mese di gennaio, l’Associazione nazionale degli agenti immobiliari degli Stati Uniti (la più grande al mondo), ovvero la National Associations of Realtors, ha riportato che le vendite delle case in corso negli States, ovvero delle case per cui è stato stipulato il contratto preliminare di acquisto ma per cui non è si è arrivati ancora al rogito sono scese di ben il 4,6%, soffrendo la performance peggiore della storia, ovvero da quando l’associazione ha iniziato a monitorare il trend del dato, nel 2001.
Detto questo, Warren Buffett non sta facendo parlare di sé solo per questo motivo. In evidenza l’ultima grande scommessa di Berkshire Hathaway, che ha reso noto di essere salita ulteriormente nel capitale delle aziende giapponesi in cui ha iniziato a investire quasi cinque anni fa.
Risultato: la quota di Buffett Mitsui è salita dall’8,09% al 9,82%; ad aumentare anche le partecipazioni detenute nelle cosiddette società sogo shosha, così come sono note in Giappone, ovvero Mitsubishi, Sumitomo, Itochu e Marubeni, che sono state portate dalla holding americana a livelli di poco inferiori al 10%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA