Ecco come i criminali usano le foto profilo di Whatsapp per rubare soldi e dati personali degli utenti, a cosa fare attenzione e come difendersi da tentativi di frode e truffa.
Nei social network l’attenzione non è mai troppa, non tanto per il sistema in sé quanto per le centinaia di truffe che spopolano su questi mezzi approfittando dell’ingenuità degli utenti. Ogni giorno vengono studiati nuovi stratagemmi per raggirare le persone, rubando loro soldi o i dati personali per compiere reati.
Si ripete continuamente che bisogna essere molto prudenti nella condivisione delle informazioni personali, perché ogni piccolo dettaglio può permettere l’insinuarsi dei malfattori, che saranno estremamente facilitati dalla moltitudine di informazioni a disposizione sulle vittime.
Un elemento spesso trascurato è la foto profilo di Whatsapp, che invece può essere decisiva. Lo ricorda in particolare la polizia olandese, in seguito a un arresto per un crimine di questo tipo, invitando gli utenti di Whatsapp a proteggersi perché i criminali usano le foto profilo per analizzare le potenziali vittime. Scopriamo cosa è successo.
I criminali usano la foto profilo Whatsapp, come e come difendersi
Come anticipato, la foto profilo può essere usata dai criminali per pianificare le azioni illecite, visto che nella maggior parte dei casi contiene molti elementi della vita privata e della personalità degli utenti, che spesso non ne sono nemmeno pienamente consapevoli. Un uomo di Zoetermeer, infatti, è stato arrestato dalla squadra contro la criminalità informatica dell’unità di polizia dei Paesi Bassi per aver contribuito a numerose frodi commesse a danno dei cittadini, permesse in buona parte da un minuzioso studio delle foto profilo.
Il soggetto arrestato aveva all’attivo un vero e proprio business, nel quale si occupava sostanzialmente di facilitare l’azione dei truffatori fornendo loro elenchi dettagliati sulle potenziali vittime con tutte le informazioni utili del caso. Il meccanismo di base è molto semplice, si serviva degli elenchi telefonici e di programmi informatici per scaricare automaticamente le foto profilo Whatsapp dei contatti.
Poi, creava dei personali elenchi di vittime classificandole in base alle caratteristiche personali, tra cui il genere e l’età, così che i truffatori comprassero queste liste. La preventiva selezione degli utenti facilita enormemente il lavoro dei criminali, che possono così agire in modo mirato e anche limitare notevolmente le possibilità di insuccesso. Ad esempio, la foto profilo mostra senza dubbio l’età anagrafica dell’utente, permettendo ai malfattori di attaccare vittime più anziane e meno avvezze all’uso della tecnologia.
L’età comunque non è però di certo l’unico criterio, qualsiasi informazione sulla vita personale può facilitare la pianificazione di truffe e frodi. Per esempio, sapere se il soggetto individuato ha figli, nipoti, fratelli, sorelle e così via permette di giocare su questo aspetto simulando urgenze improvvise dei familiari. Tutti conoscono ormai il messaggio “mamma ho perso il telefono”, una truffa che ha danneggiato moltissimi italiani, oppure le chiamate ricevute dai presunti nipoti con estremo bisogno di denaro che hanno fatto leva sull’apprensione di tantissimi nonni, derubandoli dei risparmi.
Non è tutto, perché queste apparentemente generiche informazioni su una persona possono far intuire con sommaria precisione anche quali servizi utilizza, quali prodotti compra e in genere che tipo di vita conduce, il tanto che basta per studiare attacchi ad hoc. Insomma, la foto profilo Whatsapp può mettere in serio pericolo, perciò bisogna imparare a proteggersi, con un occhio di riguardo verso le persone anziane e i minori.
Non serve rinunciare ad avere una bella immagine né è fondamentale optare per foto impersonali, per difendersi è sufficiente modificare le impostazioni di Whatsapp, scegliendo che la foto profilo ed eventualmente anche lo stato vengano mostrati esclusivamente ai propri contatti, cioè persone di cui si ha il numero salvato. In questo modo, tutti gli altri vedranno il logo vuoto, come se l’utente non avesse alcuna immagine e i propri dati personali saranno al sicuro da attacchi di questo genere.
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