L’impennata di contagi non accenna a placarsi. Sono 13 le regioni che rischiano la zona arancione da lunedì 24 gennaio e una va verso la zona rossa. Entriamo nel dettaglio.
In Italia la corsa del virus non accenna a placarsi. Nel bollettino di ieri, domenica 16 gennaio, sono stati registrati 149.512 nuovi casi di Covid-19 (sul dato influisce il week end). Mentre le vittime sono state 248. In Italia, sono dunque superati i 2,5 milioni di attualmente positivi. Secondo i dati del ministero della Salute i contagiati al momento sono 2.548.857, con un incremento nelle 24 ore precedenti di 78.010.
Non è tutto. Il tasso di positività è pari al 16,1%, in aumento rispetto al giorno precedente (quando era al 14,8%). In crescita anche i ricoveri nei reparti ordinari (+18.719,349) e le terapie intensive (+1.691,14). E proprio in seguito all’impennata di ricoveri, da oggi 17 gennaio la Valle d’Aosta passa in zona arancione. Si tratta del primo passaggio nella fascia di rischio moderato in questa quarta ondata. Ma dalla prossima settimana, sono diverse le regioni a rischio. Chi passerà in zona gialla, arancione e rossa lunedì 24 gennaio? Entriamo nel dettaglio.
Le regioni a rischio zona arancione e rossa lunedì 24 gennaio
Da oggi 17 gennaio, la Valle d’Aosta entra in zona arancione. In questa momento nella regione alpina il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 24%, mentre i ricoveri nei reparti ordinari sono schizzati al 68%. La Valle d’Aosta è la regione più vicina alla zona rossa (i cui parametri per il passaggio sono 30% intensive, 40% area medica e un’incidenza di 250 casi ogni 100mila abitanti).
Ma sono diverse le regioni a rischio cambio di colore la prossima settimana. I parametri per il passaggio in zona arancione sono: tasso di occupazione delle terapie intensive superiore al 20%, quello dei reparti ordinari al 30% e un’incidenza di 150 casi ogni 100 mila abitanti. Ecco le regioni con i dati più vicini alla zona arancione (fonte Agenas):
- Abruzzo: 21% intensive 28% area medica
- Calabria: 19% intensive 40% area medica
- Emilia-Romagna: 17% intensive 26% area medica
- Friuli Venezia Giulia: 23% intensive 29% area medica
- Lazio: 22% intensive 27% area medica
- Liguria: 18% intensive 37% area medica
- Lombardia: 17% intensive 33% area medica
- Marche: 25% intensive 26% area medica
- Trento: 23% intensive 25% area medica
- Piemonte: 23% intensive 29% area medica
- Sicilia: 19% intensive 35% area medica
- Umbria: 14% intensive 34% area medica
- Valle d’Aosta: 24% intensive 68% area medica (già in zona arancione)
- Veneto: 18% intensive 26% area medica
Le regioni a rischio zona gialla lunedì 24 gennaio
In questo momento quasi tutta Italia si trova già in zona gialla. Sono solo 5 le regioni ancora in fascia bianca: Basilicata, Molise, Sardegna, Umbria e Puglia. Ma da lunedì 24 gennaio la situazione potrebbe cambiare.
Per il passaggio in zona gialla i parametri sono: 10% terapie intensive, 15% reparti ordinari e un’incidenza di 50 casi casi ogni 100mila abitanti. Secondo i dati Agenas, Umbria e Puglia avrebbero già dati da zona gialla.
- Umbria: 14% intensive 34% area medica
- Basilicata: 3% intensive 25% area medica
- Molise: 5% intensive 13% area medica
- Sardegna: 14% intensive 14% area medica
- Puglia: 11% intensive 20% area medica
Venerdì 21 gennaio, il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà l’ordinanza che sancisce i cambi di colori ufficiali delle regioni a partire da lunedì 24 gennaio.
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