L’ordinanza di Speranza sulle nuove zone. Tre regioni diventano arancioni, solo la PA di Bolzano è zona rossa. Niente zona bianca per la Valle d’Aosta. Ecco cosa cambia dopo il nuovo monitoraggio Iss.
Peggiora la situazione Covid in Italia: per la terza settimana si registra un graduale incremento dei contagi e un aumento del rischio generale. Lo rileva l’ultimo monitoraggio settimanale dell’Iss-Ministero della Salute, secondo cui sono 10 le Regioni e le Province autonome che hanno un Rt puntuale sopra l’1, e sale a 12 il numero delle regioni a rischio moderato (di cui 6 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane).
Sono 3 le regioni gialle che passano in zona arancione, mentre la Provincia Autonoma di Bolzano si ritrova in zona rossa per sua scelta. Altre due Regioni, tuttavia, sono in larga parte rosse a causa delle varianti Covid, che hanno portato le autorità a istituire semi-lockdown locali. Niente zona bianca anche per la prossima settimana.
Gli esperti chiedono maggiori misure contenitive, in quanto un «nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per COVID-19».
Ecco come cambia la mappa dell’Italia in base alle fasce di rischio a partire da domenica.
Nuove zone arancioni da domenica 21 febbraio
Firmata la nuova ordinanza del Ministero della Salute che assegna i nuovi colori delle Regioni a partire da domenica 21 febbraio. Il nuovo report dell’Iss parla chiaro: nella settimana 27 gennaio-9 febbraio, l’Rt medio è salito a 0,99 (range 0,95- 1,07), e anche l’incidenza dei casi (pari a 135,46 per 100.000 abitanti) è cresciuta rispetto alla settimana precedente.
In base ai dati rivelati, le regioni gialle che diventano arancioni sono Campania, Molise ed Emilia Romagna. Scampato, invece, il rischio per Lombardia e Lazio.
Nonostante la presenza di zone rosse locali, Fontana ha infatti annunciato che la sua Regione resterà gialla, e nel Lazio l’assessore alla Sanità regionale D’Amato ha detto ieri che l’Rt registrato è 0.95 e che diminuiscono anche i focolai e i posti occupati nelle terapie intensive e in area medica. Non ci sono quindi i numeri da zona arancione, almeno per il momento.
Zone rosse, regioni a rischio lockdown
Tensione alta in Abruzzo, dove ci sono già due province - Pescara e Chieti - in zona rossa. Il verdetto di Speranza ha comunque evitato la zona rossa regionale, confermando la previsione del governatore Marco Marsilio. Seppur con le terapie intensive piene, l’indice Rt è in calo (sia il limite minimo che il massimo non superano l’1,25).
Situazione altrettanto delicata in Umbria, dove la provincia di Perugia e il Comune di San Venanzo, nel ternano, saranno ancora in zona rossa per almeno una settimana.
Cambio colore anche per la Provincia di Bolzano, in questo caso per scelta dello stesso presidente, che a causa dell’ampia circolazione delle varianti e dell’aumento dei contagi e dei ricoveri entra in zona rossa.
Intanto, nella giornata di sabato 20 febbraio è scattata la zona rossa in altri due comuni del Lazio, in provincia di Roma: Colleferro e Carpineto. Si aggiungono a Roccagorga, in provincia di Latina. In più, colore rosso per Bono, provincia di Sassari.
Una sola regione, al momento, naviga in acque tranquille: la Valle d’Aosta, sempre più vicina alla zona bianca.
Lockdown nel weekend e zone rosse allargate
Intanto è attesa la riunione del governo per mettere a punto una strategia di contenimento dell’epidemia in vista della scadenza del DPCM il 5 marzo. L’obiettivo è prevenire una terza ondata che, secondo i report, potrebbe essere più violenta della seconda.
Nei luoghi più colpiti dalle nuove varianti, già diventati zona rossa, i sindaci e i governatori hanno proposto di mettere in lockdown anche i comuni limitrofi, in modo da arginare in modo più efficace la diffusione delle varianti. Si parla di zone rosse allargate), con scuole e negozi non essenziali chiusi e possibilità per i cittadini di uscire solo per motivi di lavoro e necessità.
La nuova classificazione
Così si presenta la nuova ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione, rossa (e bianca) dal 21 febbraio:
- Zona gialla: Calabria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Veneto, Valle d’Aosta
- Zona arancione: Liguria, Toscana, Provincia autonoma di Trento, Sicilia, Emilia Romagna, Campania, Molise e P.A. di Trento
- Zone rosse allargate: Pescara, Perugia
- Zona rossa: P.A. Bolzano
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