Lazio e Lombardia in zona gialla o arancione da venerdì 19 febbraio?

Fiammetta Rubini

19 Febbraio 2021 - 13:17

Le due regioni sono in bilico tra la zona gialla e arancione: perché rischiano e perché no, e cosa può cambiare da domenica o lunedì in base ai nuovi dati dell’Iss che escono oggi.

Lazio e Lombardia in zona gialla o arancione da venerdì 19 febbraio?

C’è attesa per i dati del monitoraggio settimanale di oggi 19 febbraio per sapere se resteranno in zona gialla, ma Lazio e Lombardia sono tra le regioni che, secondo quanto riportato da più fonti, rischiano di diventare arancioni questo weekend.

La decisione ufficiale arriverà dopo il report dell’Iss, sulla base del quale il ministro della Salute Speranza firmerà la nuova ordinanza in vigore da domenica 21 o lunedì 22 febbraio. Ecco cosa potrebbe succedere

Lombardia zona arancione o gialla da venerdì 19 febbraio?

Il 16 febbraio il presidente lombardo Attilio Fontana ha firmato l’ordinanza con cui, a decorrere dalle 18.00 del 17 febbraio e fino al 24 febbraio, con eventuale proroga sulla base dell’evoluzione del contesto epidemiologico, entra in vigore la zona rossa in 4 Comuni (Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù).

La Lombardia si è aggiunta così alla lista di regioni che hanno seguito il “modello Umbria”, con mini zone rosse locali per contrastare la diffusione del virus e delle nuove varianti più contagiose. Le scuole di ogni grado tornano alla didattica a distanza, sospesi i servizi educativi pubblici e privati per l’infanzia, divieto di spostamenti fuori dal proprio comune e negozi, bar e ristoranti chiusi.

Ora la questione che si pone, in vista del nuovo report Iss, riguarda l’eventuale passaggio della Lombardia in zona arancione. D’altronde nella regione l’effetto varianti si fa sentire: l’indice Rt tra la provincia di Milano e il Lodigiano è di nuovo sopra l’1 (1.05), mentre una settimana fa si attestava tra 0.85 e 0.95. Gli ospedali rischiano di tornare sotto pressione.

Dopo giorni di ipotesi che andavano più verso la direzione del cambio colore, alla fine “dovrebbe prevalere la linea dei governatori”. Come riporta il Corriere, è assai probabile che la Lombardia resta gialla anche questa settimana. Questo perché la regione è nello scenario 1, con Rt pari a 0,95, sotto cioè la soglia che fa scattare la fascia arancione.

Ciò significa che potranno restare aperti bar e ristoranti con servizio al tavolo fino alle 18 e tutti gli altri negozi senza restrizioni. Allo stesso tempo si proseguirà con l’istituzione di mini zone rosse nei Comuni e nelle Province più a rischio.

Lazio verso conferma zona gialla

Buone notizie anche per il Lazio: dalla Regione l’annuncio che resterà in zona gialla, con ristoranti e bar aperti a pranzo, possibilità di uscire fuori dal proprio Comune e musei aperti nei giorni feriali. La conferma arriverà entro qualche ora dal Ministero della Salute, ma stando a quando riferito dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, i dati registrati non giustificherebbero il passaggio a una fascia di rischio più alta.

“Dai dati in nostro possesso del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il Lazio dovrebbe rimanere in zona gialla con un valore Rt a 0.95, una riduzione del numero dei nuovi focolai, una riduzione del tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva e di quelli in area medica entrambi al di sotto delle soglie di allerta”, ha detto. L’assessore ha aggiunto che nel Lazio “vi è una riduzione dell’incidenza per 100 mila abitanti” e che “i ricoveri per la prima volta dal 31 ottobre tornano sotto quota 2 mila (1.995)”.

A preoccupare però sono due fattori: il nuovo focolaio nel comune di Roccagorga in provincia di Latina (diventato da ieri zona rossa) e la variante inglese responsabile, secondo i dati, del 90% dei casi del focolaio di Latina e del 18% circa dei nuovi casi nel Lazio. Percentuale che potrebbe essere destinata a salire visto il maggiore grado di contagiosità di questo ceppo.

Ecco perché l’assessore alla Salute Alessio D’Amato ribadisce la necessità di velocizzare la campagna di immunizzazione. Mentre procedono le vaccinazioni per gli anziani con età pari o superiore a 80 anni, è in corso la fase 2 della campagna: da giovedì 18 febbraio sono aperte le prenotazioni per il personale scolastico e gli studenti tra i 18 e i 55 anni; dal 1° marzo cominceranno presso gli studi dei medici di famiglia del Lazio le vaccinazioni Covid per i 54-55enni.

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