Ecco i prezzi della benzina della prossima settimana

Violetta Silvestri

14 Marzo 2025 - 11:15

Prezzi benzina prossima settimana, cosa aspettarsi? Il calo dei costi continuerà e quali saranno gli effetti dal decreto accise?

Ecco i prezzi della benzina della prossima settimana

Prezzi della benzina in calo in Italia, ma di quanto? E, soprattutto, quanto costerà fare il pieno la prossima settimana?

Gli automobilisti possono essere sollevati dal costo del carburante in diminuzione, con benzina e diesel scesi sotto la soglia di 1,80 euro al litro in modalità self-service. Nella giornata di venerdì 14 marzo il prezzo medio giornaliero della benzina prezzo i distributori stradali è di 1,784 euro mentre per il diesel il prezzo alla pompa sulle strade è di 1,689 euro.

In confronto con la media mensile di febbraio calcolata dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il calo a marzo è netto. Il mese scorso, infatti, è stato archiviato con un prezzo medio della benzina a 1.821,85 euro e del diesel a 1.725,17 euro.

Attenzione, però, a due segnali interessanti per gli automobilisti: il primo arriva dal Codacons, in allerta per prezzi dei carburanti ancora troppo elevati rispetto a dicembre 2024, nonostante le quotazioni di greggio in calo. Il secondo è la novità del decreto appena approvato in Consiglio dei ministri che cambia le regole sulle accise. Il prezzo dei carburanti scenderà o aumenterà la prossima settimana? Cosa aspettarsi.

Prezzi benzina in calo anche la prossima settimana? Cosa osservare

Il mese di marzo è iniziato con i prezzi dei carburanti in diminuzione rispetto al mese precedente, con benzina e diesel che costano meno. Per esempio, il prezzo medio della benzina per provincia è passato da 1,829 del 13 febbraio a 1,787 del 13 marzo con un calo di oltre il 2%. Per quanto riguarda il diesel, il costo alla pompa in self-service è diminuito a 1,693 euro al litro nella media per provincia dal prezzo 1,736 euro (-2,47%).

A trainare il ribasso è stato soprattutto il calo del prezzo del petrolio con i futures sul Brent e WTI che si sono attestati sotto o appena sulla soglia dei 70 dollari al barile. In generale, i problemi legati alla guerra commerciale provocata da Trump e le preoccupazioni sulla domanda hanno fatto calare i prezzi del petrolio. La guerra - o la potenziale pace - tra Ucraina e Russia potrebbe però riaccendere il greggio in caso di eventi imprevisti. Una collaborazione di Mosca al cessate il fuoco o a un’intesa potrebbe facilitare l’eliminazione di sanzioni sull’oro nero e un aumento di disponibilità della materia prima sul mercato (con prezzi in calo).

Tuttavia, la prossima settimana i prezzi della benzina in Italia dovrebbero restare ancora sotto la soglia di 1,800 euro al litro senza grandi mutamenti. Un sollievo per gli automobilisti, che però deve tener conto anche dell’analisi elaborata dal Codacons qualche giorno fa:

“Il ribasso dei prezzi di benzina e gasolio che prosegue da giorni è sicuramente un fatto positivo per i consumatori, ma se si confrontano i dati odierni di carburanti e petrolio con quelli di fine dicembre si scopre che la situazione non è rosea”.

Perché questo segnale negativo? I conti del Codacons sono stati chiari: in confronto con fine dicembre 2024, i prezzi sono in aumento e un litro di benzina costa oggi il 2,4% in più, con il gasolio più caro del 2,8%. Questo si traduce in una spesa aggiuntiva di 2,1 euro a pieno per una vettura a benzina e +2,35 euro per un’auto diesel.

Cambiano le accise, cosa succede al costo dei carburanti in Italia?

La domanda che tutti si pongono con le modifiche alle accise sui carburanti approvate dal decreto del Governo Meloni è se e quando avranno effetto sui prezzi del pieno. La prossima settimana costerà di meno la benzina o il diesel?

Facciamo chiarezza. Innanzitutto, nei prossimi giorni non cambierà nulla nei distributori. Nello specifico, come spiegato nel nostro articolo dedicato, non si tratta di un aumento e una diminuzione dei prezzi immediata, ma di un meccanismo che opererà nell’arco di un quinquennio, a partire dal 2025. Al termine dei 5 anni sui due carburanti dovrebbe essere applicata la stessa aliquota.

In sintesi, per ognuno dei cinque anni verrà applicato un aumento per il gasolio e una diminuzione per la benzina in un range variabile tra 1 e 1,5 centesimi di euro per litro. Facendo alcuni calcoli, per chi usa il gasolio, il pieno costerà 0,61 euro in più con 1 centesimo al litro di aumento e 0,915 euro in più con l’aumento di 1,5 centesimi al litro.

Per effetto inverso della diminuzione delle accise, per gli automobilisti che usano la benzina, il costo sarà minore della stessa entità. Un centesimo in meso farebbe risparmiare 249,7 milioni di euro annui e con un abbassamento di 1,5 centesimi ci sarebbe una diminuzione di prezzo per il pieno di 374,5 milioni di euro all’anno.

Questi cambiamenti di prezzo, però, non saranno ancora visibili la prossima settimana.

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# Accise

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