3 trucchi per risparmiare velocemente 15.000 euro

Stefano Vozza

3 Dicembre 2024 - 13:24

Accumulare un capitale per realizzare un sogno richiede strategia, tempo e vision chiara di quello che si intende fare realmente

3 trucchi per risparmiare velocemente 15.000 euro

La vita è fatta di sogni, alcuni irrealizzabili e confinati (appunto!) nel mondo dei sogni e altri alla nostra portata. Il che, tuttavia, non equivale a dire che siano facili e/o realizzabili dall’oggi al domani per partito preso, anzi. Tutto dipende, ma non è mai troppo tardi per darsi un obiettivo e provare a perseguirlo.

In generale la discriminante tra un sogno realizzato e uno abbandonato o lasciato a metà passa spesso, non sempre, per la nostra forza di volontà. Quanto, effettivamente, voglio conseguire un dato risultato, e con quali sforzi, seguendo quale strategia ed entro quanto tempo?

Mettere soldi da parte ogni mese in base alle spese e allo stipendio

Prendiamo il caso di chi vuole accumulare una cifra per un acquisto che ha in mente da tempo. Ad esempio, quanti mesi servono per accumulare 15.000 euro e quali sono i 3 trucchi utili per accorciare i tempi?

I manuali di economia sostengono (con evidente ragione) che la funzione del risparmio è positivamente legata al reddito, e negativamente a quella dei consumi. Passiamo ai numeri e dimostriamo la veridicità dell’affermazione, immaginando di partire da un capitale pari a zero e di risparmiare con periodicità mensile.

Redditi diversi e differenti propensioni al risparmio

Ipotizziamo tre redditi mensili differenti, uno di 1.000 €, uno di 2 e l’altro di 3.000 €, e tre diverse propensioni marginali al risparmio (del 10%, del 20% e del 40%). È evidente che quest’ultima dipende dalla propensione marginale al consumo. Infatti se su 1 € di reddito incassato ne spendo 0,80 € allora vuol dire che il residuo 0,20 € l’ho risparmiato e viceversa.

Utilizzando alcuni simulatori rinvenibili in rete scopriamo che:

  • con un reddito netto mensile di 1.000 € servono 12,5 o 6,3 o 3,1 anni risparmiando, nell’ordine, 100 € (il 10% di propensione marginale al risparmio), 200 (20%) e 400 € (40%) mensili. Meno si consuma, e quindi più si risparmia, e in meno tempo si accumula un dato capitale;
  • nel caso di un reddito netto mensile di 2.000 € servono invece 6,3, o 3,1 o 1,6 anni con una quota mensile di, rispettivamente, 200, 400 e 800 €. In sostanza i tempi si dimezzano rispetto al caso precedente a parità di propensione al risparmio, mentre a raddoppiare sono le entrate nette mensili;
  • con 3mila € netti al mese i tempi di attesa crollano di tanto rispetto ai casi precedenti da noi considerati. Nello specifico essi scendono, nell’ordine, a 4,2,, a 2,1 e a 1,1 anni. Cioè in quest’ultimo caso basterebbero 13 versamenti da 1.200 € l’uno (il 30% di 4mila €) per metterne da parte 15mila.

3 trucchi per risparmiare velocemente 15.000 euro

Se risparmiare in senso lato è sempre un bene (è la prima fonte da cui attingere in caso di emergenza), meglio sarebbe farlo seguendo una precisa strategia. In primis si ottimizzerebbero i tempi, poi se ne avvantaggerebbe la resa.

Il primo trucco per riuscire nell’impresa di accumulare un dato capitale è quello di avere le idee chiare, certe, nitide già in partenza. Vale a dire una cifra X definita nell’ammontare esatto e nei tempi in cui conseguirla, magari da impiegare per una spesa o un obiettivo già definito a priori.

Il secondo riguarda il timing esatto in cui “devolvere” la quota del reddito netto mensile alla voce risparmio. Quando farlo? A inizio, a metà o a fine mese? Qui non ci sono dubbi, va fatta subito, al tempo stesso dell’incasso, al pari di una qualunque altra “spesa (Già) programmata”.

Infine i soldi da accantonare andrebbero depositati in un posto diverso dal conto ordinario con cui si affrontano le restanti spese fissi e variabili mensili. Tale scelta abbatterebbe di tanto la tentazione di “distrarre” quei fondi per fare altri acquisti.

Investire il capitale messo da parte per accelerare i tempi

Per i più ambiziosi, infine, un altro trucco passa per la via dell’investimento del capitale che si va via via accumulando. Qui però andrebbero fatte alcune precisazioni.

Primo, gli strumenti finanziari da prediligere devono appartenere al reddito fisso onde evitare perdite in conto capitale. L’obiettivo è l’accumulo e non la crescita e/o la speculazione di lungo termine. Secondo, dovrebbero essere privi di costi di gestione o costare il meno possibile in assoluto. Da che mondo è mondo, i primi guadagni sicuri sono sempre le mancate spese. Infine c’è che nel nostro caso la via dell’investimento si presta di più per chi ha bassi redditi e/o bassa propensione al risparmio.

Un possibile esempio di strumento finanziario potenzialmente percorribile a nome dei vari disponibili sul mercato (più o meno similari)? Pensiamo al buono fruttifero 4 anni risparmiosemplice nella versione premiale. Zero costi di gestione, 2,50% lordo annuo a scadenza (1,50% nella versione standard), garanzia dello Stato e rimborso del capitale in qualsiasi momento (entro prescrizione).

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