Un elenco degli ETF che potrebbero beneficiare del conflitto tra Israele e Hamas.
L’escalation del conflitto tra Israele e Hamas ha innescato una serie di reazioni significative nei mercati, con un impatto rilevante su vari settori economici. In particolare, i settori energetico e delle materie prime sono stati tra i primi a risentire dell’aumento dei prezzi del petrolio. Gli ETC legati alle materie prime energetiche hanno registrato un notevole picco, con il WisdomTree Brent Crude Oil ETC (BRNT) che ha visto un aumento del 3,8% all’apertura delle contrattazioni nella sessione dell’annuncio. Gli ETF del settore energetico sono anch’essi saliti.
Gli ETF del settore energetico sono anch’essi saliti. Tuttavia, non solo il settore energetico ha reagito all’escalation del conflitto. Altri settori difensivi hanno registrato ottime performance. L’oro, ad esempio, è aumentato, spingendo gli ETC sull’oro come l’Invesco Physical Gold ETC (SGLD) e l’iShares Physical Gold ETC (SGLN). Il conflitto è negativo per i mercati azionari nel complesso ma, settori come i servizi pubblici, i beni di consumo di base e la sanità potrebbero registrare movimenti al rialzo. Inoltre, temi come la sicurezza informatica, la difesa e la logistica potrebbero vedere un aumento delle valutazioni a seguito della guerra, grazie alla maggiore spesa militare da parte degli Stati Uniti e dell’Europa. Ad esempio, le aziende di logistica potrebbero beneficiare dell’aumento dei rischi associati all’uso del Canale di Suez come via di trasporto, portando a una potenziale riorientamento dei trasporti che potrebbe renderli più costosi.
Vediamo alcuni ETF che potrebbero beneficiare dal conflitto in atto: [...]
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