Ad un mese dalla fine dell’anno il gruppo TPS si dice ottimista sul raggiungimento degli obiettivi delineati ad inizio 2018. Ne abbiamo parlato con Alessandro Rosso, Ceo del gruppo, a margine dell’operazione di ricapitalizzazione del gruppo, una delle più grosse realizzate quest’anno su AIM Italia
Il gruppo TPS, attivo nel settore dei servizi tecnici e ingegneria per l’industria aeronautica, ieri ha portato a termine con successo l’aumento di capitale da circa 5 milioni di euro. L’operazione è stata portata a termine mediante la sottoscrizione di 1.157.928 nuove azioni, ad un prezzo di offerta di 4 euro a titolo, di cui 0,50 euro di valore nominale e 3,50 euro di sovrapprezzo. L’importo complessivo è pari a 4.631.712 milioni di euro. Per questo aumento di capitale il gruppo TPS è stato assistito da Integrae Sim.
A margine dell’operazione il capitale sociale di TPS risulta pari a 1.611.160 euro. A valle dell’operazione straordinaria i soci di maggioranza G&D, Massimiliano Anguillesi e Value First Sicaf (in qualità di corner investor) detengono complessivamente 5.441.500 azioni Tps pari al 75,24% del capitale sociale.
First Capital, per conto della controllata Value First Sicaf, ha siglato con gli altri due soci di riferimento di Tps un accordo per una partnership finalizzata allo sviluppo della stessa Tps. La Sicaf ha deliberato di investire fino a 2,5 milioni in Tps, a supporto del piano di crescita dell’azienda, volto a consolidare il proprio posizionamento competitivo, sia per via organica sia per linee esterne.
A margine di questa operazione Money.it ha avuto l’opportunità di intervistare Alessandro Rosso (nella foto), Ceo del gruppo TPS, che ha commentato così l’aumento di capitale “l’operazione è sicuramente molto importante, una delle più grosse realizzate sul mercato AIM Italia, nonostante il momento di mercato oggettivamente difficile per l’Italia”.
Dott. Rosso, come vede il mercato di riferimento di TPS?
Noi di TPS nasciamo come player attivo principalmente nel settore aeronautico, ma rivolgiamo i nostri servizi di ingegneria tecnica anche verso il comparto automotive; in particolare siamo operativi sul fornire attività tecniche a supporto dei costruttori. Il mercato dell’aeronautica è in fermento, vediamo molte opportunità. Dal nostro punto di vista anche l’automotive ha buoni margini di crescita.
Come è andato il 2018?
Il nostro gruppo si appresta a chiudere il 2018 in linea con le previsioni e gli obiettivi che ci eravamo preposti ad inizio anno. Abbiamo fatto diverse operazioni straordinarie durante l’anno, tra cui è importante citare l’acquisizione del gruppo Satiz TPM, fatta per portare all’interno della società l’importante presenza del settore automotive di STPM. Da ultimo questo aumento di capitale.
Quali sono i progetti e le novità per il 2019?
Ci poniamo l’obiettivo di effettuare ulteriori operazioni di M&A, in modo tale da espandere la nostra presenza soprattutto a livello europeo, ma anche negli Stati Uniti. Questo ci permetterà di aumentare la nostra diversificazione e creare maggiori servizi per fornire altro valore aggiunto ai nostri clienti.
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