Abolizione bollo auto, conviene davvero?

Stefania Manservigi

10 Maggio 2016 - 18:54

L’abolizione del bollo auto annunciata dal premier Matteo Renzi conviene? Ecco il parere della Federconsumatori.

Abolizione bollo auto, conviene davvero?

Tra le misure annunciate dal premier Matteo Renzi c’è anche l’abolizione del bollo auto, una delle tasse più odiate dagli automobilisti italiani.
Il bollo auto, però, verrebbe sostituito da un aumento delle accise sui carburanti.
L’abolizione del bollo auto, quindi, conviene? O si tratta solo di una mossa politica da parte del Presidente del Consiglio?
Sulla questione si è espressa Federconsumatori attraverso un comunicato. Secondo la panoramica dell’associazione dei consumatori l’abolizione del bollo auto non porterebbe dei vantaggi ai contribuenti che si ritroverebbero a far fronte a una spesa maggiore.
Vediamo di seguito il perché.

Bollo auto, conviene l’abolizione?
Secondo la Federconsumatori, in base all’analisi effettuata, l’abolizione del bollo auto non converrebbe ai contribuenti e, anzi, comporterebbe una maggiore spesa soprattutto per chi usa di più la macchina.
Il bollo auto infatti verrebbe sostituito da un aumento delle accise sui carburanti.
In base al calcolo effettuato dall’associazione dei consumatori tale aumento comporterebbe oneri di spesa maggiori nei confronti dei contribuenti.
Innanzitutto bisogna calcolare che l’abolizione del bollo auto comporterebbe la perdita di 6 - 6,5 miliardi di euro che attualmente entrano nelle casse dello Stato e vengono destinati alle Regioni. Il premier, quindi, a fronte dell’abolizione deve trovare una soluzione alternativa per il recupero di tali soldi.
L’aumento delle accise sui carburanti andrebbe però a gravare eccessivamente sul costo della benzina. Basti considerare che

«il costo del barile è sceso del 69% dal picco del luglio 2008, mentre le accise sono aumentate, sempre dal 2008, del 37%».

Le accise comportano quindi un aggravio del costo della benzina che, senza queste, costerebbe 68 centesimi.
In caso di abolizione del bollo auto e aumento delle accise sui carburanti di 16 centesimi al litro, quindi, a guadagnarci sarebbero solamente i proprietari di auto di grossa cilindrata e chi percorre pochi chilometri l’anno.
L’associazione dei consumatori sostiene che chi in un anno percorre più di 20mila chilometri finirebbe per rimetterci soldi, e propone quindi un esempio:

«un’auto a gasolio di 1900 di cilindrata che paga 277 euro di bollo, dopo avere percorso 20.000 chilometri perde il beneficio, un auto a benzina di 1600 di cilindrata che di bollo paga euro 199,00 è nella stessa situazione.»

In particolar modo ad essere penalizzati da un’eventuale abolizione dell’auto con aumento delle accise sui carburanti di 16 centesimi al litro sarebbero i piccoli trasportatori, i taxisti, i rappresentanti di commercio, gli artigiani che per la loro attività si spostano per interventi o riparazioni.
Gli aumenti andrebbero anche a ricadere sui prezzi dei beni in quanto questi, in Italia, vengono trasportati per l’86% su gomma.
In media Federconsumatori stima quindi che l’abolizione del bollo auto comporterebbe un aumento medio dei costi diretti per ogni contribuente di 192 euro e un aumento di 154 euro dei costi indiretti. Considerando che il prezzo medio del bollo auto è di 228 euro, la misura non sembra quindi essere conveniente ai più.

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# Accise

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