Dopo il ritorno della prima zona gialla in Italia (la Sicilia), si torna a parlare anche di zone arancioni. Gli esperti ritengono che questo momento non tarderà ad arrivare.
La curva dei contagi continua ad aumentare tant’è che - seppur velatamente - si comincia a parlare anche di rischio zona arancione in Italia. Un rischio che a oggi sembra essere lontano, considerando che la Penisola è tutta “colorata” di bianco, ma che con l’arrivo dell’autunno potrebbe diventare concreto, specialmente in quelle regioni che ormai sono prossime alla zona gialla, come Sardegna, Calabria e - soprattutto - Sicilia.
La Sicilia dal prossimo lunedì passerà quasi sicuramente in zona gialla ma c’è chi ritiene che questo non è lo scenario peggiore: l’Isola, infatti, rischia presto di passare in zona arancione nel caso in cui il trend di questi giorni dovesse confermarsi anche nelle prossime settimane.
Una situazione non semplice, anche se di fatto il cambio colore non comporterà chissà quali restrizioni: ritornerà, infatti, la mascherina all’aperto, come pure il limite dei 4 posti a tavola (ma solamente al chiuso).
Gli analisti, però, sono convinti che con questo trend di crescita dei contagi la Sicilia, che tra l’altro è una delle regioni con il peggior dato sui vaccini, potrebbe anche passare in zona arancione nelle prossime settimane. Una situazione che preoccupa specialmente in vista dell’autunno: è vero, infatti, che con la fine delle vacanze verranno meno molti assembramenti della movida, ma è anche vero che nel frattempo ci sarà la riapertura delle scuole.
Perché la Sicilia rischia anche la zona arancione
La Sicilia passerà - quasi certamente, l’ufficialità arriverà solo nella giornata di domani - in zona gialla da lunedì 23 agosto. Ma gli analisti sono convinti che di questo passo il peggio debba ancora venire.
Basta guardare ai numeri per capirlo:
- nella giornata di ieri in Italia ci sono stati 69 decessi per Covid, il 36% di questi (25 totali) è stato registrato in Sicilia;
- tra il 16 e il 18 agosto il numero dei pazienti ricoverati per Covid in Italia è salito di 263 unità, ma 47 di questi, quindi circa il 20%, sono in Sicilia.
Tant’è che oggi la Sicilia è al 10% dei posti occupati in terapia intensiva, al 17% nelle aree non critiche: due dati che comporteranno il passaggio in zona gialla dalla prossima settimana, e secondo gli esperti non manca molto per passare anche in zona arancione.
Quando scatta la zona arancione?
Visto il cambio delle regole, è bene ricordare quando scatta la zona arancione in Italia. I nuovi parametri stabiliscono che nel contempo debbano sussistere tre diverse condizioni:
- incidenza media settimanale superiore a 150 casi ogni 100 mila abitanti. Oggi siamo a 140;
- terapie intensive occupate al 20%. Oggi siamo al 10%;
- aree mediche occupate al 30%. Oggi siamo al 17%.
Siamo ancora lontani dunque da un’ipotetica zona arancione, ma gli esperti ritengono che con questo trend questo momento non tarderà ad arrivare.
Perché la Sicilia rischia anche di passare in zona arancione
Per capire i rischi dell’Isola, il Messaggero si è rivolto ad alcuni importanti esperti di statistica. Uno di questi è Antonello Maruotti, docente di Statistica all’Università Lumsa di Roma, il quale ha dichiarato:
Gli indicatori di pressione ospedaliera sono oltre le soglie previste dal passaggio in zona gialla. I ricoveri in terapia intensiva sono passati da 18 a 80 nel giro dell’ultimo mese e mezzo, e più che raddoppiati (dai 33 del primo agosto) nelle ultime due settimane. Inoltre, il peso delle terapie intensive sul totale dei ricoveri continua anch’esso a crescere, cioè la gravità è maggiore rispetto alle scorse settimane.
Una situazione che fa pensare a una crescita costante dei dati sulle ospedalizzazioni, e non solo per il breve periodo. Si pensa, dunque, a un aumento nel tempo, spinto dai dati sui nuovi contagi giornalieri che “ci mostrano una situazione fuori controllo”. E a tutto questo bisogna aggiungere che in Sicilia la campagna vaccinazione continua a procedere a rilento.
Cosa sta succedendo in Sicilia
Per capire cosa sta succedendo in Sicilia basta leggere le parole del Presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, Toti Amato, il quale ha raccontato che negli ospedali si stanno chiudendo i reparti non Covid per riconvertirli per i pazienti con Covid. Una decisione che “preoccupa” in quanto dimostra che sta per tornare quel periodo in cui “le cure ordinarie vengono marginalizzate per fare spazio a quelle per Covid”, con conseguenze per tutti i malati.
Una decisione, quella della Regione Sicilia, che secondo alcuni è stata presa proprio per evitare che dalla zona gialla si possa passare in fretta anche alla arancione.
Aumentando i posti letto figurativi, infatti, si cerca di abbassare la percentuale dei posti letto occupati così da evitare il superamento delle suddette soglie. Ruggero Razza, assessore alla Sanità della Regione Sicilia, però smentisce dicendo che si tratta di una scelta presa per essere “pronti nel caso in cui dovessero aumentare i pazienti”.
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