Oggi gli investitori saranno concentrati sulle misurazioni in arrivo da Italia, Regno Unito, Eurozona e Usa. Particolare focus sulle letture sull’inflazione
Come si vede dal nostro calendario economico, oggi sarà una giornata particolarmente ricca di eventi. Nello specifico, gli operatori saranno concentrati sulle misurazioni che arriveranno dal Regno Unito, dall’Italia, dall’Eurozona e dagli Usa.
Alle 10:00 verrà rilasciato il CPI armonizzato UE italiano di marzo (finale). Gli analisti censiti da Bloomberg si attendono una misurazione in linea con quella preliminare all’1,1%.
Alle 10:30 verrà il turno dell’Inghilterra, dove saranno rese note le letture sull’inflazione di marzo. Gli esperti stimano un dato mensile in contrazione allo 0,2% sullo 0,5% di febbraio. Migliorano invece le attese per la misurazione annualizzata, prevista al 2% contro l’1,9% precedente. Ottimistiche anche le attese per il CPI base di marzo, che dovrebbe segnalare un progresso all’1,9% sull’1,8% di febbraio.
La carrellata di dati in UK proseguirà con la produzione PPI stagionalizzata di marzo. Su base mensile, la misurazione è attesa in crescita allo 0,2% sullo 0,1% precedente. Le aspettative sull’indice annualizzato sono invece per una flessione al 2,3% sul 2,2% precedente.
Alle 11:00 verranno rilasciati i dati sull’inflazione dell’Eurozona. Il CPI anualizzato di marzo (finale) è previsto dagli analisti in linea con la misurazione preliminare, all’1,4%. Positive le previsioni sulla misurazione mensile: in questo caso, il dato dovrebbe segnalare un’espansione allo 0,8% sullo 0,3% precedente.
Oltreoceano, attenzione al dato sulle scorte all’ingrosso di febbraio: il consensus di Bloomberg è per una contrazione allo 0,3% contro l’1,2% di gennaio.
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