In una intervista esclusiva a Money.it, il professore Aldo Ferrari analizza il nuovo assetto globale e il ruolo dell’Occidente alle prese con la fine della propria egemonia politica ed economica.
Il nuovo ordine globale
In passato si pensava che il modello occidentale ovvero l’adozione dell’economia di mercato, unita alla democrazia e a una società aperta, fosse la strada da percorrere. Tuttavia, la Cina oggi sta mettendo in discussione questo modello, dimostrando che anche un sistema autoritario può generare crescita, innovazione e una certa soddisfazione per la propria popolazione. Il dilemma ora consiste nel comprendere quale dei due modelli prevarrà in futuro.
L’attuale emancipazione dei BRICS è il segno di un cambiamento radicale negli equilibri globali: molti paesi sono stanchi del fatto che gli Stati Uniti, insieme all’Occidente, abbiano economicamente dominato il mondo intero per decenni, costringendo e imponendo transazioni in dollari, con la paura che il mancato rispetto delle direttive statunitensi possa comportare sanzioni economiche e finanziarie e ricatti. Al contrario, il gruppo dei BRICS è aperto ad aiutare i paesi nello sviluppo, nonché a promuovere gli investimenti e il commercio, e non impone mai condizioni preliminari.
Aldo Ferrari
Aldo Ferrari è professore ordinario presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove insegna Lingua e Letteratura Armena, Storia dell’Eurasia, Storia del Caucaso e dell’Asia Centrale e coordina l’Osservatorio di Politica e Relazioni Internazionali (OPRI). Per l’ISPI di Milano dirige il Programma di Ricerca su Russia, Caucaso e Asia Centrale. È presidente dell’Associazione per lo Studio in Italia dell’Asia centrale e del Caucaso (ASIAC).
L’intervista
Abbiamo avuto il piacere di incontrare Aldo Ferrari in questa intervista esclusiva, che ci ha permesso di approfondire il nuovo assetto globale e il ruolo dell’Occidente alle prese con la fine della propria egemonia politica ed economica.
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