Slitterà probabilmente a fine ottobre la vendita di Alitalia. Per il ministro Calenda ci sarebbe una proposta interessante ma secondo indiscrezioni nessuna delle tre offerte sarebbe vincolante. E i conti della compagnia sarebbero in sofferenza.
Come anticipato nelle scorse settimane, il destino di Alitalia sarà deciso dopo l’estate.
Ieri era l’ultimo giorno utile per la presentazione delle offerte per rilevare la compagnia e a quanto pare i tre aspiranti acquirenti non hanno avanzato offerte vincolanti.
Insomma, la cessione non verrà conclusa a fine aprile ma sarà rinviata nuovamente, di sei mesi.
Intanto, il governo sta pensando anche di allungare i termini – fino a fine anno – per la restituzione del prestito ponte che lo Stato ha elargito ad Alitalia.
Il rinvio di sei mesi
Sul tavolo della trattativa – entro la scadenza fissata al 10 aprile - sono pervenute, dunque, tre proposte. A presentarle i già noti pretendenti Lufthansa, Easyjet (in cordata con Cerberus, Delta e Air France-Klm, anche se quest’ultima non è intenzionata ad acquisire una quota) e Wizz Air.
Secondo quando dichiarato dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, si tratta di:
“tre offerte che evidenziano un interesse reale per la compagnia che viene confermato e rafforzato”.
Calenda, però, va oltre e senza fornire ulteriori dettagli, aggiunge che una in particolare:
“contiene dei passi avanti concreti in termini di rotte e di personale”.
Ma il futuro di Alitalia spetterà al nuovo governo scriverlo. Il ministro ha infatti annunciato che la prossima settimana sarà emanato un decreto per spostare la data in cui dovrebbe concludersi la cessione della compagnia, che era già stata spostata dal 5 novembre 2017 al 30 aprile 2018.
L’operazione verrà dunque rinviata di sei mesi e se ne riparlerà dopo l’estate, probabilmente a fine ottobre.
Non ci sono offerte vincolanti?
Secondo quanto riportato, invece, dal Sole 24 Ore che cita “fonti autorevoli”, nessuno dei tre probabili acquirenti avrebbe presentato “un’offerta vincolante né tutta la documentazione richiesta” dai commissari.
La triade commissariale composta da Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, infatti, avrebbe chiesto ai soggetti interessati ad Alitalia di fornire sia un’offerta d’acquisto vincolante sia una serie di impegni e documenti da allegare.
Stando a quanto risulta al quotidiano finanziario, le tre offerte non si sarebbero invece mostrate esaustive.
Va ricordato inoltre che nessuno dei tre soggetti pare aver intenzione di acquisire tutta la compagnia e sia Lufthansa che Easyjet hanno già comunicato che il loro interesse per Alitalia è condizionato da una ristrutturazione della società.
I conti di Alitalia
Intanto, il ministro dello Sviluppo economico ha anche precisato che nel decreto, che il governo si appresta a emanare nei prossimi giorni, sarà contenuta anche una proroga per la restituzione del prestito ponte che lo Stato ha concesso alla compagnia: i 900 milioni non andranno restituiti entro il 30 settembre ma entro la fine dell’anno.
Soldi che, stando a Calenda sono stati gestiti “oculatamente” dai commissari. La situazione dei conti della compagnia risulta invece molto più preoccupante al Sole 24 Ore:
“Da indiscrezioni risulta però che la gestione Alitalia continua a bruciare cassa, i conti rimangono in rosso e che per preservare il più possibile i 900 milioni del prestito i commissari abbiano ritardato pagamenti ai fornitori (e delle addizionali) e fatto ricorso a sconto di crediti”,
scrive il quotidiano.
Cosa accadrà
Dunque, ai commissari straordinari viene dato più tempo per valutare le proposte pervenute e in attesa di conoscere il nuovo termine ultimo per la chiusura della cessione di Alitalia, bisognerà considerare anche l’orientamento del nuovo governo.
Non è un mistero che Calanda nelle scorse settimane abbia escluso che nella compagnia possa esservi una partecipazione dello Stato, mentre i due vincitori delle scorse elezioni politiche, Lega e Movimento 5 Stelle, non nascondono di protendere verso la nazionalizzazione di Alitalia, magari con il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti.
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