Scatta l’allarme in alcune regioni d’Italia per la diffusione della zanzara giapponese. Ecco quali sono le sue caratteristiche e perché è considerata così pericolosa.
La zanzara giapponese è riuscita a raggiungere anche l’Italia e in alcune zone del Paese, dove si sta diffondendo maggiormente, è scattato l’allarme per i possibili pericoli generati da questo insetto.
Conosciuta anche come Aedes japonicus, la zanzara giapponese fa parte della terza specie di zanzara più invasiva al mondo ed è riuscita ad adattarsi perfettamente all’ambiente del Friuli e del vicino Trentino e Veneto, ma non è escluso che possa diffondersi ulteriormente. Quello che si teme maggiormente al momento è che possa diventare un vettore di alcune malattie virali, come la Dengue o la Chikungunya. Ma vediamo quali sono le caratteristiche della zanzara giapponese e perché è così pericolosa.
Zanzara giapponese in Italia: caratteristiche e come riconoscerla
In Friuli e nelle regioni vicine si sta iniziando a diffondere la zanzara giapponese, una delle specie più infestanti al mondo. La scoperta è stata fatta da un entomologo austriaco, il dottor Bernhard Seidel, nel corso di un monitoraggio avente come obiettivo quello di valutare l’espansione di questa specie d’insetto dall’Austria nelle zone vicine.
Secondo quanto riportato dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, la zanzara giapponese è molto simile alla zanzara tigre (Aedes albopictus) e alla zanzara coreana (Aedes koreicus). Anche nell’aspetto è molto simile alla tigre, ma è leggermente più grossa.
Questa specie di zanzara ha origine in Giappone, Corea, Taiwan, Cina Meridionale e Russia, ma è riuscita ad adattarsi anche al clima di molti altri Paesi del mondo, come Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Nuova Zelanda, Olanda, Svizzera, Slovenia, Italia e Stati Uniti. Sembrerebbe infatti che questa specie sia riuscita a diffondersi a causa del commercio di pneumatici.
Perché è così pericolosa
Quello che preoccupa maggiormente, oltre al fatto che le zanzare giapponese riescano a deporre delle uova molto resistenti al freddo, è che questo insetto possa essere il vettore di alcune malattie virali, tra cui l’encefalite giapponese. Al momento tuttavia è necessario precisare che in Europa e in Italia “non abbiamo riscontrato nessun caso, perché il virus venga trasmesso occorre infatti che ci siano l’insetto, il virus e lo stesso identico ambiente in cui questa trasmissione è possibile, come il Sudest asiatico”, spiega Fabrizio Montarsi, responsabile del laboratorio di parassitologia dell’Istituto zooprofilattico di Padova, in un’intervista a La Repubblica.
Inoltre in Italia, come precisato anche dal sito della Regione Veneto, è disponibile un vaccino che prevede due dosi, contro l’encefalite giapponese. Questo farmaco è raccomandato soprattutto per le persone che viaggiano spesso nei luoghi dove il virus è endemico, come l’India, Cina e Giappone. Ogni anno vengono registrati circa 50.000 casi di encefalite giapponese nel mondo, mentre i decessi sono circa 10.000.
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