Amazon: da decisione tribunale Usa mega-rischio da 160 miliardi

Luca Fiore

08/07/2019

Un mega-rischio da 160 miliardi di dollari, a tanto ammontano le vendite di terzi, sul colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos.

Amazon: da decisione tribunale Usa mega-rischio da 160 miliardi

Secondo quanto stabilito dalla corte di appello di Philadelphia, Amazon va ritenuta responsabile dei prodotti difettosi venduti da terze parti.

Contraddicendo una precedente sentenza di un giudice del Tennessee, la Circuit Court of Appeals della maggiore città della Pennsylvania ha stabilito che il colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos è responsabile anche dei prodotti venduti da terze parti, pari, nel 2018, al 58% del totale (160 miliardi di dollari).

Nel 2018, Amazon ha fatturato 11 miliardi di dollari per i servizi prestati ai venditori terzi che operano sulla sua piattaforma.

Amazon permette a venditori di nascondersi

Tutto è partito dalla denuncia nei confronti di Amazon da parte di Heather Oberdorf, cieca da un occhio a causa di un colpo arrivato da un guinzaglio retrattile.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, il giudice Jane Richards Roth ha ritenuto Amazon “in parte responsabile” poiché il suo modello di business “permette a venditori terzi di nascondersi dai clienti, lasciando così i clienti danneggiati da prodotti difettosi senza la possibilità di ricorrere direttamente nei confronti del venditore terzo”.

Amazon: venditore non più attivo

In questo specifico caso, il venditore che si è occupato della transazione non è più attivo su Amazon dal 2016 e non è stato possibile rintracciare un rappresentante.

“È gratificante che il giudice abbia concordato con la nostra argomentazione riconoscendo che l’interpretazione esistente della legge sulla responsabilità da prodotto in Pennsylvania non stava affrontando la realtà, il dominio che Amazon ha sul mercato", ha affermato David Wilk, avvocato della Oberdorf.

Azioni Amazon in parità

In aumento dell’1,3% nelle ultime cinque sedute, leazioni Amazon in corrispondenza della chiusura dei listini europei passano di mano invariate a 1.942,82 dollari.

Il saldo trimestrale segna un +5,2% mentre da inizio anno il rialzo è di poco inferiore ai 30 punti percentuali.

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