Facciamo chiarezza su uno dei punti più problematici della Fase 2: i fidanzati sono “affetti stabili” e si può far loro visita in casa, gli amici, invece, no. Le regole per la Fase 2.
Ancor prima che la Fase 2 avesse inizio, c’è stata grande confusione sul significato dei termini “congiunti” e “affetti stabili”, nel quale - in un primo momento - confluivano anche gli amici.
Senza dubbio un solido legame di amicizia è un affetto stabile, tuttavia non rientra tra i congiunti ai quali si può far visita a partire dal 4 maggio 2020.
Il termine “affetto stabile”, quindi, si riferisce unicamente ai fidanzati non legati da patto di convivenza o unione civile.
Così è trapelato dalle ultime dichiarazioni governative, ma non si escludono ulteriori colpi di scena e cambiamenti di interpretazione del dettato normativo.
Fidanzati sono “affetti stabili” ma non gli amici
Senza dubbio a molti non piacerà la notizia che sono ammesse le visite in casa ai fidanzati ma non agli amici, i quali sono stati esclusi dalla categoria di “affetti stabili”, anche se in un primo momento era stato detto il contrario.
Anzi, il vice ministro della salute Sileri aveva dichiarato che in molti casi l’affetto di un amico è più solido e sincero di quello che lega alcuni membri della famiglia. Ma il Governo ha cambiato orientamento e, fino a nuove disposizioni, nella Fase 2 sono ammesse le visite in casa solo tra parenti e fidanzati.
Gli spostamenti possono avvenire anche in un Comune diverso da quello in cui si abita, ma senza uscire dal territorio regionale. Vietato spostarsi in un’altra regione - per incontrare congiunti e fidanzati, anche se per un periodo limitato.
Chi vuole recarsi a casa di un familiare o del fidanzato deve indicare nell’autocertificazione (qui il modulo aggiornato per la Fase 2) “motivo di necessità” senza dover precisare nome, cognome o periodo di frequentazione.
Vietate le visite agli amici, qualche perplessità
Abbiamo precisato che gli amici, non essendo congiunti e nemmeno “affetti stabili”, sono esclusi dal novero dei soggetti che sarà possibile andare a trovare nella Fase 2. Tuttavia, almeno secondo il parere della scrivente, questa regola può suscitare qualche perplessità.
Infatti la norma consente di far visita addirittura ai cugini del coniuge e ai parenti fino al sesto grado, mentre gli amici sono esclusi a priori.
Questo divieto colpisce soprattutto chi è single e vive - per studio o per lavoro - in una città e in una Regione diversa da quella di origine e quindi non può far visita né al fidanzato né tanto meno ai familiari. Vero è che consentire la visita anche agli amici avrebbe l’effetto di allargare eccessivamente le maglie del distanziamento sociale. Un terreno scivoloso nel quale è impossibile accontentare e prevedere tutte le esigenze dei cittadini.
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