Amnistia e indulto, news: in arrivo le “love rooms” nelle carceri italiane?

Simone Micocci

19/05/2016

Amnistia e indulto, novità: con l’approvazione del ddl sulla riforma del processo penale nelle carceri italiane verranno introdotte le love rooms, le stanze dove il detenuto può stare in intimità con la moglie.

Amnistia e indulto, news: in arrivo le “love rooms” nelle carceri italiane?

Amnistia e indulto, ultime notizie: nelle carceri italiane verranno introdotte le “love rooms”?

Mentre i lavori sui ddl sul tema dell’amnistia e indulto procedono molto lentamente, la Commissione Giustizia del Senato sta discutendo su una proposta molto interessante che perlomeno renderebbe più “piacevole” il soggiorno dei detenuti.

Nel dettaglio, una delle novità contenute nel ddl di riforma del processo penale in discussione alla Commissione Giustizia al Senato riguarda l’introduzione delle “love rooms” nelle carceri, cioè degli spazi per la cura degli affetti. Se questa proposta venisse accettata ci sarebbe la fine della “pena accessoria di fatto”, intesa come la negazione della sessualità ai detenuti, così da garantire non solo i loro diritti, ma anche quelli dei loro cari.

Quindi, nonostante non ci siano novità rilevanti sul fronte dell’amnistia e indulto, se non quelle relative all’incontro avvenuto tra Orlando e il Garante dei diritti dei detenuti, la riforma del processo penale potrebbe comunque rivoluzionare l’intero sistema carcerario italiano.

Naturalmente non mancano le polemiche, poiché molti sono contrari all’introduzione delle “love rooms”. Ad esempio il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria, ha annunciato la totale opposizione al provvedimento.

Quando saranno introdotte le love rooms nelle carceri? Dopo le molte diverse proposte andate a vuoto negli ultimi anni, questa volta siamo veramente vicini a una svolta. Infatti, come dichiarato da Felice Casson, l’ex magistrato relatore del testo, il ddl sulla riforma del processo penale potrebbe essere approvato in aula prima di questa estate.

Amnistia e indulto, news: perché sono importanti le “love rooms”?

L’articolo 31 del ddl di riforma del processo penale prevede l’introduzione delle “love rooms” nelle carceri italiane.

Grazie a queste camere, in cui il detenuto avrà la possibilità di passare del tempo con i propri familiari, verrà assicurato il diritto di riservatezza dell’affettività, che secondo Gonnella, presidente dell’associazione Antigone, “è di fondamentale importanza, sopratutto nei paesi laici”.

Per Gonnella, infatti, la carcerazione di un uomo non deve costringere la moglie all’astinenza altrimenti potrebbe esserci un “invito al tradimento e all’adulterio”. Il Presidente di Antigone, nel corso di un’intervista rilasciata a ilfattoquotidiano.it ha dichiarato che la maggior parte dei sessuologi o degli psichiatri possono confermare gli effetti negativi che la proibizione sessuale ha sulla salute e sulle tensioni. Di conseguenza, più un detenuto è instabile e più gli episodi di violenza nelle carceri aumentano.

Amnistia e indulto, love rooms: le polemiche del Sappe

Chi invece è totalmente contrario all’introduzione delle love rooms è Daniele Capece, segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria. Questo ha annunciato un’opposizione totale al provvedimento, poiché trascura totalmente l’aspetto della sicurezza:

“Il detenuto si chiude lì dentro da un minimo di 12 a un massimo di 24 ore e non c’è nessuno che possa verificare cosa accada realmente tra quelle mura”.

Capece non vede l’utilità delle love rooms, anche perché secondo lui il detenuto può vivere la propria affettività nel corso dei permessi premio.

Love rooms: la situazione nelle carceri europee

Ad oggi, su un totale di 47 Stati facenti parte del Consiglio d’Europa, 31 autorizzano le visite affettive ai detenuti, seppure con modalità differenti. Tra questi Paesi ci sono Olanda, Germania, Portogallo e Spagna.

Tuttavia, non ci sono solamente degli spazi in cui un detenuto può stare in intimità con la propria moglie. Ad esempio, in alcuni Paesi ci sono spazi riservati ai bambini, a cui viene data la possibilità di passare degli interi weekend all’interno del carcere. Anche nei Paesi dell’Est Europa ci sono delle strutture dedicate alla cura degli affetti del detenuto, ma in questo caso gli spazi non sono ben congegnati.

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