L’amnistia è un istituto giuridico che causa l’estinzione del reato. Questa, infatti, consiste nella rinuncia da parte dello Stato del perseguimento di determinati reati. L’amnistia quindi determina una sentenza di proscioglimento, nel caso in cui ci sia stata una condanna, comportando la cessazione della stessa e delle pene inflitte.
Va sottolineato però che la condanna non si estingue, quindi se ne terrà conto nei casi di recidività e di dichiarazione di abitualità e professionalità nel reato.
Attenzione a non confondere l’amnistia con l’indulto, il quale non estingue il reato ma solo la pena.
Prima del 1992 l’amnistia era prerogativa del Presidente della Repubblica, mentre adesso deve essere disposta con Legge dello Stato votata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera.
Da anni si attende la concessione dell’amnistia o dell’indulto da parte dello Stato, una misura che aiuterebbe a risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. A tal proposito, dal 2013 nella commissione giustizia del Senato sono fermi 4 decreti legge per la concessione dell’amnistia e l’indulto. L’esame dei testi dei 4 disegni di legge, però, è fermo da diversi anni e difficilmente ci saranno delle novità nel breve periodo.