Amnistia e indulto, ultime novità: a margine del 199° anniversario della nascita della Polizia Penitenziaria, Sergio Mattarella si è soffermato sulla situazione delle carceri italiane. Ecco qual è stata la richiesta del Presidente della Repubblica.
Amnistia e indulto, ultime notizie: il Presidente della Repubblica ha chiesto un rinnovamento del modello di detenzione. Le sue dichiarazioni potrebbero segnare una svolta per l’approvazione di un disegno di legge sull’amnistia e l’indulto?
Sergio Mattarella è intervenuto in occasione del 199° anniversario della nascita Polizia Penitenziaria e nel suo messaggio oltre a ringraziare il corpo di polizia per il proprio impegno quotidiano, ha fatto il punto sulla situazione in cui versano le carceri italiane.
Il messaggio del Presidente Mattarella dona una piccola speranza a tutti coloro che attendono delle novità importanti sul fronte dell’amnistia e l’indulto. Infatti, il presidente della Repubblica ha ribadito l’esigenza di sviluppare un nuovo modello di detenzione ricordando che l’obiettivo primario della pena è la rieducazione del detenuto.
Sergio Mattarella quindi sembra essere favorevole ad una riorganizzazione della struttura carceraria e chissà se le sue dichiarazioni non serviranno per velocizzare i lavori della Commissione Giustizia sui vari disegni di legge sull’amnistia e indulto. Cosa potrebbe cambiare dopo le parole di Mattarella? Possiamo attenderci delle novità sul fronte dell’amnistia e l’indulto? Proviamo a fare il punto della situazione.
Amnistia e indulto, novità: l’intervento di Mattarella
Nal corso del 199°anniversario della nascita della Polizia Penitenziaria, il Presidente della Repubblica ha inviato un messaggio in cui si è congratulato per l’impegno quotidiano del Corpo.
Questa però è stata anche l’occasione per il Presidente della Repubblica di fare il punto sulla situazione delle carceri italiane, che come sappiamo sono ancora sovraffollate.
Mattarella ha sottolineato che su questo aspetto sono stati fatti dei sensibili passi in avanti, ma ha ribadito l’esigenza di un nuovo modello di detenzione. Infatti, lo scopo della pena è rieducare il detenuto e per questo bisogna garantire loro dei nuovi diritti. Ad esempio, per velocizzare l’integrazione del detenuto ci dovranno essere delle nuove opportunità di studio, lavoro e apertura alla società esterna. Nel messaggio però Mattarella non ha parlato di amnistia e indulto e non ha fatto il punto della situazione sullo stato dei lavori della Commissione Giustizia.
Amnistia e indulto, novità: le parole di Orlando
Anche il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha approfittato dell’evento per ringraziare gli agenti per il lavoro svolto e per sottolineare la necessità di un rinnovamento. Infatti, le politiche degli ultimi anni hanno trasformato il carcere in un mero strumento sanzionatorio e i risultati non sono stati per nulla soddisfacenti.
Le carceri sono sempre più affollate e per questo la loro gestione diventa sempre più difficoltosa. Parlando di questo aspetto Orlando ha riconosciuto i meriti della Polizia Penitenziaria che è riuscita a limitare l’impatto delle politiche sbagliate conciliando severità e umanità.
Amnistia e indulto: cosa potrebbe cambiare dopo le parole di Mattarella?
Anche se Mattarella non ha parlato espressamente di amnistia e indulto, sono molti quelli che vedono nelle sue parole un punto di svolta. Infatti, il Presidente della Repubblica sembra essere favorevole ad una riorganizzazione generale del sistema carcerario, e in questo processo di rinnovamento potrebbero rientrare anche i 4 disegni di legge fermi in Commissione Giustizia del Senato ormai da troppo tempo. Tra le proposte di modifica della detenzione potrebbe esserci anche l’introduzone delle love rooms, le stanze “segrete” in cui i carcerati potranno incontrare le loro mogli.
Il messaggio di Mattarella, inoltre, potrebbe segnare una svolta anche per il ddl Pannella presentato nei giorni scorsi dal senatore del PD Luigi Manconi. Vi ricordiamo che questo ddl punta a ridurre i tempi per la concessione dell’amnistia e l’indulto abbassando la soglia dei 2/3 prevista dall’articolo 79 della Costituzione.
Tuttavia bisogna considerare che anche se il Presidente della Repubblica potrebbe essere favorevole ad un disegno di legge che comprenda la concessione dell’amnistia e l’indulto, il Governo e principalmente Matteo Renzi non sembrano concordi con questa ipotesi. Per questo motivo, salvo clamorose sorprese, difficilmente in questa legislatura ci saranno delle novità importanti sul fronte dell’amnistia e l’indulto.
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