Forze dell’Ordine italiane troppo “severe”: l’Europa contro Polizia e Carabinieri

Simone Micocci

08/09/2017

L’Europa ne ha per tutti: Governo italiano rimproverato per il sovraffollamento delle carceri, Polizia e Carabinieri accusati di maltrattamenti.

Forze dell’Ordine italiane troppo “severe”: l’Europa contro Polizia e Carabinieri

Non accenna a migliorare la situazione delle carceri italiane, che continuano ad essere sovraffollate nonostante i provvedimenti presi dal Governo Renzi.

Ed è per questo che nelle ultime ore è arrivato un nuovo e duro rimprovero da parte del CPT (il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o dei trattamenti inumani o degradanti) il quale ha ribadito che l’Italia deve mettere in campo tutte le misure necessarie per “sradicare il sovraffollamento carcerario”.

Un problema che verrebbe risolto facilmente approvando un disegno di legge per la concessione dell’amnistia e l’indulto, ma né Renzi né l’attuale Governo hanno mai preso in considerazione questa possibilità.

L’Italia quindi deve ancora una volta rispondere alle accuse dell’Europa, specialmente per quanto riguarda l’abuso della custodia cautelare. Questo strumento, infatti, ha fatto sì che il numero dei detenuti aumentasse nuovamente nei primi mesi del 2016, dopo che i provvedimenti adottati dal Governo Renzi erano riusciti - seppur in parte - a migliorare la situazione.

Carceri italiane ancora sovraffollate: di chi è la colpa?

Il Comitato si è complimentato con l’Italia per aver ridotto la popolazione carceraria negli ultimi tre anni, passando dai 65.701 detenuti nel 2013 ai 53.495 rilevati nell’aprile del 2016.

Allo stesso tempo il Governo è stato in grado di aumentare la capacità globale del sistema detentivo da 47.040 a 49.545 posti; il problema è che le carceri italiane continuano ad essere sovraffollate tant’è che il trend di crescita è tornato in positivo nel primo semestre del 2016 quando la popolazione delle carceri è aumentata da 52.164 a 54.072. Causa principale di questo problema è l’aumento del ricorso alla custodia cautelare, che non ha fatto altro che peggiorare una situazione di per sé già drammatica.

Ecco perché il CPT ha avvertito l’Italia, consigliando al nostro Paese di non mollare la presa sulle misure necessarie per risolvere l’annoso problema del sovraffollamento carcerario.

A tal proposito il CPT ha chiesto al Governo di inviargli tutta la documentazione necessaria per mostrare quali sono le misure adottate per fermare la crescita della popolazione carceraria registrata nei primi mesi del 2016.

Forze dell’Ordine italiane troppo “severe”: l’Europa contro Polizia e Carabinieri

Ma quello del sovraffollamento non è l’unico problema del sistema carcerario italiano; i commissari del CPT giunti lo scorso anno in Italia hanno riscontrato dei comportamenti troppo duri da parte di Polizia e Carabinieri, i quali in diverse occasioni non hanno rispettato gli “standard minimi” sulle condizioni detentive.

Gli ispettori del CPT, infatti, hanno assistito a diversi maltrattamenti da parte delle autorità, sia al momento del fermo che durante la custodia. “Calci, pugni e colpi con il manganello” non sono accettabili ed è per questo che l’Europa ha chiesto all’amministrazione italiana di emettere una dichiarazione ufficiale in cui si ricorda a tutte le Forze dell’Ordine di rispettare tutti i diritti delle persone in loro custodia, poiché ogni maltrattamento sarà sanzionato adeguatamente.

Inoltre il Cpt ha puntato il dito contro poliziotti e carabinieri segnalando il mancato rispetto della legge che riconosce per gli arrestati il diritto all’immediato accesso ad un avvocato.

In realtà il Governo nei mesi scorsi ha già fatto il possibile per limitare i maltrattamenti da parte delle Forze dell’Ordine; l’introduzione del reato di tortura, infatti, è un chiaro segnale della volontà dell’esecutivo di mettere fine a questi fenomeni, garantendo gli standard minimi sulle condizioni detentive fissate dall’Europa.

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