Facciamo chiarezza sulla possibilità di amnistia e indulto alla morte del Papa. Ecco tutta la verità.
La morte di Papa Francesco, per di più nell’anno giubilare, è motivo di grande rammarico per tutto il mondo.
Allo stesso tempo, l’enorme importanza di questo evento porta a interrogarsi sulle conseguenze. Molte persone ritengono in particolare che alla morte del Papa siano concessi l’amnistia o l’indulto, quali provvedimenti di clemenza, perdono e apertura alla via della redenzione.
L’associazione tra questi valori con il significato del Giubileo è perfettamente comprensibile, ma non bisogna dimenticare che la giustizia penale è indipendente da quella ecclesiastica.
Il Sommo Pontefice, né chi per lui, non ha un potere diretto su questi provvedimenti, ma comunque un’influenza non trascurabile su tutti i Paesi a maggioranza cattolica. Di fatto, i due mondi si intrecciano molto spesso, soprattutto in occasione di avvenimenti come l’elezione e il decesso del Papa. Le condizioni delle carceri e il percorso dei detenuti sono stati peraltro elementi centrali nel papato di Bergoglio, insegnamenti che restano ma non vincolano i governi.
Come funzionano amnistia e indulto
L’amnistia è un provvedimento di clemenza, con cui lo Stato rinuncia a perseguire il reato, che infatti si estingue. Con l’amnistia, che significa appunto “dimenticanza”, non cessano soltanto le pene ma anche il fatto commesso viene cancellato. Un atto di perdono, che si ispira a necessità di ordine sociale e umanitarie, disposto di volta in volta dalla legge statale. Quest’ultima può scegliere in modo specifico tra i reati da condonare, specificare obblighi e condizioni. L’amnistia non si applica comunque alle situazioni di pericolo sociale: delinquenza abituale o professionale, reati reiterati e così via.
L’indulto, invece, non è una causa di estinzione del reato ma si limita a estinguere o ridurre la pena di alcuni condannati, in base al reato e alla condanna. L’indulto non si applica in ogni caso ai reati peggiori del nostro ordinamento, tra cui il terrorismo, la pedopornografia e la violenza sessuale.
L’indulto viene di solito utilizzato, come estrema soluzione, per ridurre il sovraffollamento carcerario.
Oltre a questi provvedimenti, ce n’è un terzo che può liberare in via straordinaria un detenuto: la grazia del Presidente della Repubblica. A differenza di amnistia e indulto, la grazia è un provvedimento di clemenza individuale, applicato a uno specifico soggetto e non a una categoria di reati.
Cosa c’entra la morte del Papa?
Diversamente dalla credenza comune, alla morte del Papa non ci sono indulto e amnistia. Questi provvedimenti non possono mai essere disposti in forma automatica, né tanto meno legati a un evento del tutto indipendente e non correlato.
Nonostante ciò, il fraintendimento è perfettamente comprensibile. Intanto, c’è un insieme di termini comuni o simili impiegati sia nei provvedimenti di giustizia penale che nella religione cattolica. Il Giubileo concede infatti l’indulgenza plenaria, la remissione della pena temporale per i peccati perdonati in confessione. I fedeli pentiti possono così beneficiare della misericordia divina ed evitare il castigo per i propri peccati.
Le analogie con l’indulto e l’amnistia sono tante, ma riguardano due sfere completamente differenti. Semplificando, bisogna distinguere la pena intesa in senso religioso e quella penale, la prima per i peccati e rimessa alla giustizia divina, la seconda per i reati e accertata nelle aule di tribunale.
Il Papa decide l’indulto?
Gli eventi di clemenza nel mondo cattolico e nell’ordinamento penale viaggiano su binari paralleli, per quanto simili negli intenti. D’altro canto, possono influenzarsi a vicenda. Per esempio, nel Giubileo del 1950 Papa Pio XII invocò il “grande perdono” viste le sofferenze causate dalla guerra e anche il governo italiano concesse di pari passo degli indulti per ridurre le pene dei detenuti. I diversi Pontefici si sono spesso prodigati per invocare i governi alla misericordia, quando meritata, tra cui proprio Papa Francesco.
Nel corso del Giubileo straordinario della Misericordia nel 2015, per esempio, il suo messaggio fu recepito da Mozambico e Cuba, con la liberazione di svariati detenuti. In vista dell’anno giubilare 2025, Cuba ha annunciato ulteriori provvedimenti di clemenza, mentre l’uscente presidente Usa Biden ha convertito 37 condanne a morte in ergastoli prima di lasciare la Casa Bianca. È però bene sapere che le richieste del Papa non sono vincolanti, né la tragica scomparsa del Sommo Padre comporta degli obblighi per i governi.
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