Amnistia e indulto, Senato in difficoltà: salta la riforma del processo penale?

Simone Micocci

05/05/2016

Amnistia e indulto: il testo di legge sulla riforma del processo penale non verrà approvato? Intanto dal Governo non ci sono ancora risposte agli appelli di Papa Francesco.

Amnistia e indulto, Senato in difficoltà: salta la riforma del processo penale?

Amnistia e indulto, novità di questa settimana: non si sblocca la situazione relativa all’esame dei 4 ddl in esame presso la Commissione Giustizia del Senato. Intanto, la riforma del processo penale rischia di non essere approvata.

Papa Francesco, in più di un’occasione ha fatto appello al Governo affinché venga concessa l’amnistia alla maggior parte dei detenuti nelle carceri italiane. Tuttavia, i suoi appelli sembra non siano stati ascoltati, perché i lavori della Commissione Giustizia del Senato in merito allo studio dei 4 ddl sull’amnistia e indulto sono fermi da molto tempo.

Il Pontefice sperava che il Governo giungesse ad una soluzione entro la fine del Giubileo della Misericordia, ma visto lo stallo dei lavori, difficilmente il testo di legge unico sull’amnistia e indulto verrà realizzato entro la fine dell’evento.

Amnistia e indulto: a rischio la riforma del processo penale?

I disegni di legge sull’amnistia e l’indulto sono fermi in Commissione dal lontano 2013 e per questo motivo necessitano di essere aggiornati. Inoltre, l’idea più corretta sarebbe quella di racchiudere i 4 ddl in un solo testo di legge sull’amnistia e l’indulto che possa risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri italiane.

Dall’inizio del 2016 il numero dei detenuti è cresciuto notevolmente e il tasso di sovraffollamento ha raggiunto il 108%. Urge una soluzione al più presto, e la stessa riforma del processo penale potrebbe essere d’aiuto.

Infatti, in questi giorni è arrivato l’ok del Senato sul testo base della riforma del processo penale che contiene anche la modifica della prescrizione. Questa riforma è molto importante perché andrà a ridurre i tempi dei processi penali e di conseguenza potrebbe risolver in parte il problema del sovraffollamento. Infatti bisogna considerare che il 34,65% del totale dei detenuti nelle carceri italiane è ancora in attesa di giudizio giudizio definitivo.

Tuttavia, nelle ultime ore si stanno scatenando delle nuove polemiche sul testo della riforma del processo penale, tant’è che secondo alcuni la nuova legge potrebbe addirittura arenarsi. Infatti, né gli esponenti di Area Popolare né quelli del Movimento 5 Stelle voteranno a favore della riforma, che quindi rischia seriamente di non essere approvata.

A tal proposito è intervenuto Renato Schifani ex presidente del Senato e attualmente capogruppo di Area popolare:

“Non è un’intesa che si trova in un giorno, ci sarà da lavorare ma la nostra posizione è trasparente e coerente: il testo uscito dalla Camera non lo votiamo, non lo condividiamo.”

Amnistia e Indulto: nessuna risposta agli appelli di Papa Francesco

Nel corso della Giornata mondiale della pace, Papa Francesco ha fatto un discorso soffermandosi sulla situazione dei detenuti in Italia.

Il Pontefice ha invitato il Governo a considerare la possibilità di concedere l’amnistia per i carcerati, naturalmente soloper quelli colpevoli di alcune fattispecie di reato. Nel dettaglio, l’amnistia non verrebbe applicata per quei detenuti colpevoli di reati gravi, come ad esempio omicidio volontario, terrorismo o abusi sui minori.

Inoltre, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza e l’urgenza di adottare alcune misure che possano migliorare la situazione delle carceri. In particolare, secondo il Pontefice, bisogna concentrarsi su coloro “a cui è stata privata la libertà in attesa di giudizio”.

A quanto pare però l’appello di Papa Francesco è caduto nel vuoto, perché tutti e tre i problemi rilevati dal Pontefice difficilmente verranno risolti entro poco tempo.

Infatti, mentre per lo studio dei 4 ddl sull’amnistia e l’indulto bisognerà aspettare ancora qualche settimana, al momento non sembrano esserci in programma delle misure che possano risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. Inoltre, anche i detenuti in attesa di giudizio rischiano di dover restare in carcere per molto tempo, soprattutto se i tempi per l’approvazione della riforma del processo penale si allungheranno nuovamente.

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