Tutti i dettagli dell’aumento di capitale da 300 milioni di euro di Anima Holding
Il CdA di Anima Holding ha approvato i termini dell’aumento di capitale da 300 milioni di euro deliberato dall’assemblea straordinaria degli azionisti dello scorso 15 dicembre. Il ricavato dell’aumento servirà per finanziare le ultime operazioni strategiche del gruppo.
In particolar modo le risorse saranno usate per rimborsare parzialmente con 250 milioni di euro il debito contratto per acquisire Aletti Gestielle. Gli altri 50 milioni derivanti dall’aumento di capitale saranno invece destinati al pagamento al Banco BPM per il trasferimento dei mandati per la gestione degli attivi derivanti dalle attività di impresa assicurativa di Popolare Vita, di The Lawrence Life Assurance Company Dac, di Avipop Assicurazioni, di Avipop Vita e di Bipiemme Vita.
L’aumento di capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione partirà il prossimo lunedì 26 marzo per concludersi giovedì 12 aprile 2018. Il controvalore massimo dell’offerta sarà pari a 299.818.283,73 euro, di cui 1.366.078,51 a titolo di capitale e 298.452.205,22 a titolo di sovraprezzo. Post aumento, in circolazione vi saranno 380 milioni di azioni di Anima Holding.
Il calendario previsto dall’aumento di capitale
A livello burocratico va evidenziato come l’inizio ufficiale dell’operazione è subordinato al via libera da parte della Consob al prospetto informativo relativo all’offerta e all’ammissione a quotazione delle azioni di nuova emissione.
Il calendario dell’aumento di capitale deliberato dal CdA di Anima Holding prevede che i diritti di opzione validi per la sottoscrizione delle azioni di nuova emissione siano esercitabili dal 26 marzo al 12 aprile 2018. I diritti di opzione potranno essere negoziati sull’MTA di Borsa Italiana dal 26 marzo al 6 aprile.
I diritti di opzione non esercitati al termine del periodo di opzione riservato saranno successivamente offerti in Borsa per almeno cinque giorni. Le date della vendita dei diritti di opzione verranno comunicate successivamente.
I dettagli dell’aumento di capitale e ruolo di azionisti, management e consorzio di garanzia
Nel dettaglio, nel corso dell’aumento di capitale di Anima Holding saranno emesse fino un massimo di 71.898.869 nuove azioni ordinarie da offrire in opzione agli azionisti al prezzo unitario di sottoscrizione di 4,17 euro. Di questi 0,019 euro a titolo di capitale e 4,151 euro a titolo di sovraprezzo.
Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni oggetto di offerta incorpora uno sconto del 27,3% sul Terp, ossia il prezzo teorico ex diritto delle azioni Anima calcolato sul prezzo di chiusura delle azioni del 21 marzo 2018. Il rapporto è stato stabilito in 7 nuove azioni per ogni 30 vecchie possedute.
Banco BPM e Poste Italiane, i maggiori azionisti di Anima Holding, hanno già fatto sapere che sottoscriveranno pro-quota l’aumento di capitale. Banco BPM controlla il 14,27% del capitale della società di gestione, Poste il 10,04%. Anche il top management sottoscriverà integralmente i diritti spettanti.
L’Amministratore Delegato Marco Carreri, il Direttore Generale Alessandro Melzi D’Eril, il Responsabile della divisione Marketing&Distribution Pierluigi Giverso e il Responsabile della divisione Investment Services Filippo Di Naro manterranno così il controllo dello 0,51% del capitale di Anima Holding detenuto finora.
A garanzia del buon esito dell’aumento, Anima ha siglato un accordo di sottoscrizione con alcuni istituti di credito che formeranno il consorzio di garanzia. Le banche coinvolte sono Mediobanca, Merrill Lynch International, Banca Akros e Mps Capital Services, che agiranno in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners.
I membri del consorzio di garanzia si sono impegnati a sottoscrivere, disgiuntamente tra loro e senza vincolo di solidarietà, le nuove azioni in numero corrispondente ai diritti di opzione eventualmente non esercitati al termine dell’offerta in Borsa.
Al momento a Piazza Affari le azioni di Anima Holding fanno segnare una flessione del 3,20% a 5,905 euro dai 6,10 euro registrati ieri in chiusura di contrattazioni. Il titolo della società di gestione sottoperforma l’indice di riferimento FTSE Italia Mid Cap in calo dello 0,5% a 41.963,81 punti.
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