Quanto guadagna Antonio Decaro? Lo stipendio dell’europarlamentare ex sindaco di Bari

Lo stipendio, i guadagni e la biografia di Antonio Decaro, l’ex sindaco di Bari del Pd fresco nuovo europarlamentare dopo aver ottenuto mezzo milione di preferenze alle ultime elezioni europee.

Quanto guadagna Antonio Decaro? Lo stipendio dell’europarlamentare ex sindaco di Bari

Quanto guadagna Antonio Decaro? Una domanda sempre d’attualità visto che stiamo parlando di uno dei candidati più votati alle elezioni europee 2024, capace di raccogliere qualcosa come mezzo milione di preferenze.

Decaro in questi anni non è stato un semplice sindaco, ma il presidente dell’Anci - l’Associazione Nazionale Comuni Italiani - e uno degli esponenti di punta del Partito Democratico.

Primo cittadino di Bari per dieci anni, nel 2020 Decaro è stato indicato come il “sindaco più amato d’Italia”. Questo almeno è quanto emerso dalla Governance Poll di quell’anno, un sondaggio annuale realizzato dall’istituto Noto e pubblicato sul Sole 24 Ore che analizza il livello di apprezzamento degli amministratori locali da parte dei propri concittadini.

Di recente però di Antonio Decaro si è parlato anche per la vicenda del possibile scioglimento per mafia del Comune di Bari, con l’ex sindaco che ha parlato di un “uso politico” da parte del ministro Piantedosi.

Vediamo allora la biografia di Antonio Decaro, dando uno sguardo anche ai guadagni e allo stipendio percepito da parte dell’attuale sindaco di Bari.

La biografia di Antonio Decaro

Barese doc, Antonio Decaro si è laureato a 25 anni come ingegnere civile al Politecnico della sua città natale. Dopo alcuni incarichi all’Acquedotto Pugliese e all’ANAS, entra nella giunta di Michele Emiliano nel 2004 come assessore alla mobilità. Nel 2010 invece viene eletto al consiglio regionale, ricoprendo il ruolo di Capogruppo del PD.

Alle elezioni politiche del 2013 diventa deputato, salvo poi lasciare Montecitorio per tornare a Bari nel 2014 vincendo nel secondo turno delle comunali, per poi essere rieletto nel 2019 al primo turno con oltre il 66% dei voti.

In tutte le sue cariche ha favorito e introdotto diverse politiche a favore della mobilità sostenibile e, in particolar modo, per l’utilizzo della bicicletta. Dal 2018 ricopre il ruolo di Consigliere di amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti e dal 2016 è alla guida dell’Anci.

Alle elezioni europee 2024 è stato candidato con il Partito Democratico, venendo eletto grazie a ben 498.000 preferenze ottenute nella sola circoscrizione Sud.

Lo stipendio e i guadagni

Come previsto dalla cosiddetta Legge Bassanini che regola gli stipendi dei sindaci a seconda della dimensione della propria città e avendo Bari meno di 500.000 abitanti, Decaro ha ricevuto fino allo scorso anno un’indennità di 5.780 euro al mese.

Vista la nuova norma che regolamenta lo stipendio dei sindaci, dallo scorso anno stando a quanto riportato da La Repubblica l’incasso del primo cittadino è lievitato fino a 13.800 euro (lordi) al mese.

Nella propria dichiarazione dei redditi del 2019, che si può trovare sul sito del Comune, risulta che il reddito lordo di Decaro è di oltre 135mila euro. Prima di venire eletto a questa carica, come si può leggere nella documentazione del 2013, la voce del reddito imponibile si attestava invece a 98.728 euro.

Dichiarazione redditi 2014 Decaro
La dichiarazione dei redditi 2014 di Antonio Decaro
Dichiarazione redditi 2019 Decaro
La dichiarazione dei redditi 2019 di Antonio Decaro

Nel febbraio 2018 Decaro ha dovuto compensare la propria dichiarazione integrandola con 49 euro di imposte non pagate, per l’omissione di un terreno e due immobili, che venne definito dallo stesso Decaro come un “errore materiale”.

Ora che è diventato europarlamentare Antonio Decaro potrà contare su uno stipendio ben più corposo rispetto a quello percepito per il suo lavoro di docente.

Senza contare i tanti benefici, in totale un eurodeputato può arrivare a guadagnare fino a 21.000 euro al mese, a cui aggiungere un’indennità di fine mandato che è pari a un mese di stipendio per ogni anno della durata del suo incarico di eurodeputato.

Ci sono poi fino a 24.526 euro al mese per pagare i vari portaborse che possono essere al massimo tre per ogni eurodeputato, ma c’è anche una pensione che scatta al compimento dei 63 anni: si tratta del 3,5% della retribuzione per ciascun anno, diciamo che in media supera i 2.700 euro al mese.

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