Apophis, l’asteroide (per ora) non colpirà la Terra: cosa ha detto la NASA

Martino Grassi

28/03/2021

L’asteroide 99942 Apophis, per ora, non colpirà la Terra. La NASA rassicura che non ci sarà nessun impatto per almeno 100 anni.

Apophis, l’asteroide (per ora) non colpirà la Terra: cosa ha detto la NASA

L’asteroide 99942 Apophis, per ora, non colpirà la Terra. Ad annunciare lo scampato pericolo è proprio la NASA, confermando che non ci sarà nessun impatto per almeno 100 anni. Il corpo celeste fu scoperto nel 2004, e secondo gli scienziati era il primo oggetto che poteva scontrarsi con il nostro pianeta nel 2029.

Apophis, l’asteroide (per ora) non colpirà la Terra

Tra il 24 e il 25 dicembre del 2004, gli astronomi della NASA e dell’Esa, si erano preoccupati per il possibile impatto dell’asteroide 99942 Apophis. Gli esperti avevano calcolato un probabilità di impatto superiore al 2%. Dopo 16 anni di osservazioni e calcoli, gli esperti sono finalmente riusciti ad affermare che non c’è nessun pericolo per la Terra, almeno per un secolo.

Per effettuare dei calcoli precisi sulla possibilità di collisione è necessario osservare gli asteroidi per molto tempo, prevedendo anche dove potrebbe trovarsi in futuro, e stimando anche se la Terra si troverà sulla traiettoria del corpo celeste. Quello che è certo comunque, è che Apophis ci passerà vicino, ma non si scontrerà con il nostro pianeta.

Grazie alle osservazioni avvenute agli inizi del mese di marzo, quando Apophis è passato vicino alla Terra, gli astrofisici del Center for near-Earth object studies (Cneos) della NASA hanno potuto calcolare con maggiore precisione l’orbita dell’asteroide.

A quale distanza dalla Terra sarà l’asteroide?

Apophis passerà nelle vicinanze della Terra più volte nel corso degli anni, ad esempio nel 2036, e anche nel 2068, l’anno in cui si temeva potesse scontrarsi con il nostro pianeta. Durante il suo prossimo passaggio, nel 2029, l’asteroide si muoverà ad una distanza dalla Terra davvero molto ristretta, ossia a meno di 32.000 chilometri, che corrisponde ad un decimo della distanza tra la Terra e la Luna.

Anche i satelliti geostazionari, che forniscono le previsioni meteo, si trovano ad una distanza maggiore, corrispondente a 35.000 chilometri. Trovandosi ad una distanza così ristretta si temeva che la forza di gravità esercitata dalla Terra potesse piegare l’orbita della traiettoria dell’asteroide.

Nessun pericolo nemmeno nel 2068

Nel corso dei primi giorni del mese di marzo, gli esperti hanno osservato Apophis mentre transitava a 17 milioni di chilometri di distanza. Davide Farnocchia, scienziato italiano al Cneos, ha precisato che: “Grazie alle recenti osservazioni ottiche e radar, l’incertezza dell’orbita di Apophis è collassata da centinaia ad appena una manciata di chilometri, proiettata al 2029” aggiungendo che “questa molto migliore conoscenza della sua posizione nel 2029 fornisce maggiore certezza sulla sua traiettoria futura, quindi possiamo cancellare Apophis dalla lista di rischio. Un impatto nel 2068 non è più nel campo delle possibilità e i nostri calcoli non mostrano nessun rischio di impatto per almeno i prossimi 100 anni”.

Apophis dunque, almeno per i prossimi 100 anni, uscirà dalla black list degli oggetti potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta, e nel 2029 potremmo vederlo, anche ad occhio nudo, sorvolare la Terra senza avere nulla di cui temere.

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