Apple: dazi possono pesare $8 milioni sulle vendite

Marco Ciotola

5 Agosto 2019 - 17:09

Lo assicurano diversi analisti, secondo cui il colosso di Jobs potrebbe ridurre le vendite di iPhone per una cifra che supera gli 8 milioni di dollari. I dettagli

Apple: dazi possono pesare $8 milioni sulle vendite

Se l’amministrazione Trump dovesse portare a compimento le sue ultima minacce in fatto di dazi, Apple potrebbe rivelarsi come una delle compagnie più colpite dalla circostanza.

A farlo notare diversi analisti, che proprio guardando alle ultime parole del tycoon sul fronte guerra commeciale tra Washington e Pechino - in grado di affossare rapidamente i mercati finanziari - hanno lanciato l’allarme con particolare riferimento alle vendite del prossimo anno per il colosso di Cupertino.

I nuovi dazi potrebbero infatti “abbattere le vendite” di iPhone nel 2020 per una cifra che va dai 6 agli oltre 8 milioni di dollari negli Stati Uniti. L’analista del comparto tech Dan Ives, di Wedbush Securities, ha avvisato tutti gli investitori tramite una nota pubblicata lo scorso venerdì.

Si tratterebbe di una mossa al ribasso in grado di pesare per una percentuale del 4% sulle vendite complessive di Apple.

Apple: la guerra commerciale può pesare sulle vendite

Il Presidente Trump ha minacciato tariffe del 10% sui rimanenti 300 miliardi di dollari di beni cinesi attualmente ancora non soggetti a imposte.

Dazi che sarebbero in grado di ’completare’ - per così dire - il quadro della guerra commerciale, andando a rendere soggetti a imposte praticamente quasi tutti i prodotti sul mercato. Tra questi anche laptop, smartphone e altri dispositivi che colpiranno in particolare l’industria tech statunitense.

Secondo Ives, la nuova minaccia del tycoon porta “nuove nuvole scure sui cieli di Cupertino”, tanto che per la compagnia un’eventuale conferma sarebbe un “pugno nello stomaco”:

“Apple è chiaramente coinvolta negli scontri sull’asse Washington-Pechino, e rappresenta una specie di simbolo dei dissapori tra le due superpotenze”.

Tutta Wall Street continua a mostrarsi molto preoccupata per il possibile aumento del costo degli iPhone in tutto il mondo, e le azioni Apple segnano debolezza negli ultimi giorni, riportando al momento un -3%.

Anche se Ives ritiene la compagnia in grado di attenuare alcuni degli aumenti, il problema non svanisce del tutto. Apple potrebbe in effetti essere in grado di spostare tra il 5% e il 7% della produzione di iPhone in India e in Vietnam nei prossimi due anni se la situazione sul fronte guerra commerciale dovesse proseguire.

Ma non potrebbe in ogni caso abbandonare del tutto Pechino, con i consumatori cinesi che potrebbero ritardare gli acquisti o cercare altri tipi di smartphone

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