Approccio innovativo, sinergico e fattivo: le skills vincenti per lavorare

Antonella Coppotelli

13/08/2021

Dal 2020 il mondo del lavoro ha subito un vero e proprio terremoto. Vince chi studia, innova e fa secondo il modello learning by doing della 42 Roma Luiss.

Approccio innovativo, sinergico e fattivo: le skills vincenti per lavorare

Fino a un paio di anni fa nessuno (o quasi) avrebbe mai pensato che l’intera umanità avrebbe pagato uno scotto economico, sanitario e sociale a causa di una pandemia che non accenna a dare tregua e che mette in discussione la possibilità di pensare a un futuro, più o meno prossimo.

Eppure è quanto stiamo vivendo da un anno e mezzo a questa parte e sembra quasi che la capacità di ricordare cosa fosse la vita o un obiettivo a lungo termine prima del 2020 sia un ricordo lontano, quasi di una vita che non ci appartiene più. I contraccolpi più forti e immediati si sono riscontrati sulla quotidianità lavorativa e i dati nostrani e mondiali non sono confortanti.

Secondo l’Istat a febbraio 2021 l’occupazione ha subito un crollo del 4,5% sul pari periodo con 945.000 occupati comprendendo in tale analisi anche i lavoratori in CIG da almeno tre mesi. All’interno dell’analisi poco confortante dell’Istat emerge l’alto tasso di disoccupazione giovanile, fissata al 31,6%, percentuale destinata a salire nel corso dell’anno. Anche dall’estero lo scenario è meno roseo di quanto si possa immaginare. Secondo McKinsey Global Institute100 milioni di lavoratori tra USA, Spagna, UK, Francia, Germania, Cina e India dovranno cambiare occupazione entro il 2030, accelerando al contempo processi di transizioni digitale.

Alla situazione di contingenza poi si affianca e si somma un processo ormai avviato da tempo che vedrà da una parziale a una totale automazione del mondo del lavoro. Solo in Italia si parla del 34% delle posizioni lavorative avviate su questa strada che sarà senza ritorno e che necessiterà di altrettante competenze e capacità di trasformazione per mantenere il passo.

L’innovazione, quindi, e l’apertura alle nuove tecnologie corroborata dallo studio e dall’aggiornamento continuo sembrano essere la chiave di volta per non restare indietro ma guardare avanti. Secondo il Centro europeo per lo Sviluppo della formazione professionale, l’occupazione nelle professioni scientifiche in Italia aumenterà del 4% entro il 2050. Nei prossimi cinque anni, secondo la Oxford University, si creeranno in Europa 9,5 milioni di nuovi posti di lavoro legati all’IT e all’industria, ma in campo AI, coding e internet of things. Nel mondo si parla di 57 milioni di nuovi posti di lavoro dove sarebbe bello anche poter accogliere molte più donne dal momento che a oggi, almeno per il panorama italiano, le laureate nelle materie STEM sono solo il 18%.

42 Roma Luiss e l’arte di fare coding in modo rivoluzionario

Un anno di fa di questi tempi annunciavamo che il Belpaese avrebbe vistoaprire a gennaio del 2021 i battenti della 42 Roma Luiss, la versione italiana della rivoluzionaria École 42 creata da Xavier Niel, con l’obiettivo di formare la futura generazione di professionisti del digitale, capaci di accelerare la transizione tecnologica e contribuire alla crescita del Paese, offrendo gratuitamente la formazione a chi avrebbe passato le selezioni per entrare.

Tale modello accessibile a tutti è stato reso possibile grazie a una serie di finanziatori e sostenitori del modello 42 che nel corso del 2021 sono aumentati. Uno dei patron italiani, ricordiamolo, è Riccardo Zacconi, padre di Candy Crush Saga, affiancato da FSTECH, Acea, fondo LA4G - Luiss Alumni 4 Growth, il club investment degli Alumni Luiss - di cui, oltre lo stesso Zacconi, ne fanno parte tra gli altri anche Luca Maestri CFO di Apple, ed Emma Marcegaglia che ne è Presidente; chiude la quartina Fondazione Risorgimento Digitale di TIM, in qualità di strategic partner.

Riccardo Zacconi

Riccardo Zacconi - Imprenditore e partner di 42 Roma Luiss

Alla chiamata hanno risposto moltissimi candidati, in 4.600 hanno affrontato i rigorosi test di logica, superato da 870 aspiranti coder. Un successo che ha permesso a giovani e non solo di rimettersi in gioco e di dotarsi di nuove competenze per il proprio futuro lavorativo. Quest’anno le selezioni sono nuovamente aperte e per i nuovi studenti c’è una novità: potranno avere l’opportunità di continuare la 42 in una degli oltre 30 campus sparsi nel mondo, proseguendo il percorso formativo nella propria lingua anche se all’estero.

Come funziona la 42 Roma Luiss?

Il modello didattico della 42 Roma Luiss non prevede docenti. Ciascuno studente apprende sul campo, imparando dai propri errori. Il modello formativo si fonda su una logica peer-to-peer. Attraverso la collaborazione con i colleghi e competendo con se stessi, gli aspiranti coder dovranno superare 200 progetti divisi in 21 livelli a difficoltà crescente che compongono il processo di apprendimento dalle conoscenze di base del coding fino ai diversi percorsi di specializzazione così suddivisi:

  • cybersecurity;
  • sviluppo di mobile app;
  • design di videogame;
  • imprenditorialità.

Per poter partecipare alle selezioni non servono titoli di studio né esperienze pregresse di coding dal momento che l’ingresso è basato sul merito. Gli step da superare sono due test online e incontri introduttivi nel campus: conditio sine qua non per poter accedere alle “Piscine”, ossia una full-immersion di coding di 4 settimane per individuare coloro che hanno il potenziale e la motivazione giusta per diventare futuri studenti di 42 Roma Luiss. Alla fine saranno selezionati 150 ragazzi più meritevoli.
Le date da tenere a mente per le Piscine 2021 saranno:

  • 27 settembre – 22 ottobre;
  • 25 ottobre – 19 novembre;
  • 22 novembre–17 dicembre

Volenti nihil difficile si leggeva nell’Èmile di Rosseau: oggi più che mai vale questo motto tramandato al pedagogista francese dai nostri padri antichi che mai, forse, avrebbero immaginato quanto ci sarebbe tornato utile per alimentare e determinare la motivazione a costruire, fare e continuare a imparare.

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