I mercati finanziari continuano a essere guidati dalle mosse delle banche centrali, più che mai protagoniste in questo tempo di inflazione e rischio recessione. Asia nervosa e volatile: i motivi.
Mercati in balia delle banche centrali: un sorprendentemente ampio rialzo dei tassi in Australia ha pesato sui traballanti titoli asiatici e ha spinto lo yen a un nuovo minimo da 20 anni, rendendo gli investitori ancora più nervosi in vista dei dati sull’inflazione statunitense e delle riunioni delle banche centrali in Europa e gli Stati Uniti.
Le valute asiatiche sono crollate e il dollaro ha guadagnato mentre gli investitori sono fuggiti dagli asset rischiosi, incluso il Bitcoin, che è sceso sotto la soglia dei $ 30.000.
I titoli del Tesoro sono rimasti per lo più stabili dopo le perdite che hanno portato i rendimenti a cinque e 10 anni oltre il 3% per la prima volta da metà maggio.
I mercati, azionari, obbligazionari e valutari, si muovono all’insegna della volatilità.
Nei mercati volatili si rispecchia l’incertezza del momento
La sorpresa dei mercati stamane arriva dall’Australia, dove la Reserve Bank ha aumentato i tassi di interesse al massimo in 22 anni e ha segnalato un ulteriore inasprimento in arrivo mentre combatte per frenare l’inflazione elevata.
Intanto, il rendimento dei Treasury a 10 anni è aumentato di 9,9 punti base durante la notte e ha raggiunto il massimo dell’11 maggio del 3,0640%. La mossa ha portato il dollaro più in alto e freddato l’ottimismo iniziale sull’uscita della Cina dal blocco Covid.
Il dollaro ha aggiunto un altro 0,8% rispetto allo yen toccando 132,955, il massimo dal 2002, poiché la Banca del Giappone resta accomodante, mentre il resto del mondo si muove per cercare di colpire duramente l’inflazione con aumenti dei tassi di interesse.
Gli investitori sono riluttanti ad assumersi rischi e la volatilità rimane elevata. Le azioni stanno lottando per ottenere un rimbalzo sostenibile a causa dei timori che l’aumento degli oneri finanziari danneggerà la crescita e gli utili aziendali.
Il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti di venerdì ha convalidato l’aggressivo percorso di inasprimento monetario della Federal Reserve, mentre l’aumento dei rendimenti si sta configurando come un vento contrario per il sentiment.
“Continueremo a rimbalzare avanti e indietro per tutta l’estate”, ha dichiarato a Bloomberg Julie Biel, portfolio manager e analista di ricerca senior di Kayne Anderson Rudnick. “Nel complesso, le persone stanno cercando di trovare un senso di direzione, per capire come si farà per far atterrare questa economia senza una recessione, il cosiddetto atterraggio morbido”.
La decisione della Reserve Bank of Australia ha evidenziato quanto sia grande un problema dell’inflazione per i banchieri centrali.
La settimana si concluderà con la riunione della Bce, molto attesa.
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