Dalla vicenda della revoca delle concessioni autostradali ad Atlantia fino alla situazione in casa M5S dopo la cacciata di Paragone e gli effetti di un ritorno alla Lira: questi sono i contenuti principali della puntata del 3 gennaio 2020 di MONDO & FINANZA.
Non poteva che aprirsi con una analisi sulla possibile guerra tra Usa e Iran la prima puntata dell’anno di MONDO & FINANZA, il format di MoneyTV in onda ogni venerdì alle ore 12.00 sul canale YouTube di Money.it.
Come sempre ospite di Fabio Frabetti è Giancarlo Marcotti, che non si è sottratto alle consuete domande fatte in diretta dagli spettatori che gli hanno chiesto il parere sui temi più d’attualità sia di casa nostra che internazionali.
Inevitabile di conseguenza per Marcotti parlare della possibile revoca delle concessioni autostradali ad Atlantia, tema dove l’esperto ha sempre detto di avere una “posizione impopolare”, ma anche dell’attuale situazione di un Movimento 5 Stelle che appare essere arrivato al capolinea e su quelli che sarebbero gli effetti per il nostro Paese con un ritorno alla Lira.
Marcotti: M5S deflagrato
Con il primo pensiero che naturalmente è per quello che sta succedendo in Medio Oriente, dove non c’è da aspettarsi nulla di buono perché l’Iran sicuramente reagirà all’uccisione del generale Qasem Soleimani, Giancarlo Marcotti si è a lungo soffermato anche sui temi politici nostrani.
Oltre alle questione della riforma della legge elettorale e di un Matteo Salvini che rischia di nuovo di essere processato per sequestro di persona, a tenere banco sono le questioni riguardanti il Movimento 5 Stelle.
“Ci sono due fazioni che hanno ben poco a che vedere tra di loro - ha commentato Marcotti - se ascolti Di Battista oppure la Lezzi e poi Morra sembrano persone che hanno visioni totalmente opposte”.
Per i pentastellati quindi si andrebbe a prefigurare una “fine ingloriosa”, con più la questione delle restituzioni che la cacciata di Gianluigi Paragone che sarebbero la spia di un caos dove “non si vede un futuro per il Movimento 5 Stelle”.
Da Atlantia al ritorno alla Lira
Le domande poste dagli spettatori hanno dato poi a Giancarlo Marcotti la possibilità di tornare su due argomenti a lui molto chiari, chiarendo in primis quella che è la sua posizione in merito alla questione della revoca delle concessioni autostradali ad Atlantia.
“Una concessione come quella autostradale non è una cosa da poco - ha sottolineato l’esperto ribadendo come non siano da poco neanche i morti che ci sono stati per il crollo del Ponte Morandi - in Italia il pubblico non ha amministrato sempre bene le cose ma non si può pensare che poi Anas possa fare utili a miliardi”.
C’è poi la questione dei contratti, ma in maniera indipendente da questo “la giustizia deve fare il suo corso, però il problema delle concessioni è una cosa seria e rischiamo che questa cosa diventi un boomerang per l’Italia e ci venga a costare invece che avere un rimborso dai Benetton”.
Altro cavallo di battaglia da sempre di Marcotti è quello dell’uscita dall’Euro, con un ritorno alla Lira che farebbe “aumentare il prezzo delle materie prime, che però sono una parte minima della catena produttiva, con gli aumenti che sarebbero compensati dai vantaggi che ci sarebbero senza l’Euro, immaginatevi come andrebbero forte le esportazioni con i nostri prodotti che sarebbero più competitivi del 20-30%”.
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