Per i contributi a fondo perduto del Dl Rilancio è necessario compilare l’apposita istanza dell’Agenzia delle Entrate, corredata dall’autocertificazione antimafia se il finanziamento supera i 150.000 euro. Qui le istruzioni e le informazioni richieste.
Dal 15 giugno 2020 è possibile ottenere i contributi a fondo perduto previsti dal Dl Rilancio inviando la domanda all’Agenzia delle Entrate e il modulo di autocertificazione per i soggetti sottoposti a verifica antimafia. Il tutto tramite procedura telematica sul sito agenziaentrate.gov.it.
Per ottenere i finanziamenti senza obbligo di restituzione è indispensabile compilare correttamente l’istanza dell’AdE (che troverete in allegato) nella quale inserire: dati anagrafici, informazioni sui ricavi/compensi complessivi e fatturato, codice IBAN sul quale accreditare il contributo a fondo a perduto qualora la verifica del Fisco avesse esito positivo.
Per i finanziamenti superiori a 150.000 euro - oltre all’istanza per il riconoscimento dei contributi - bisogna compilare anche la “dichiarazione sostitutiva di atto notorio elenco soggetti sottoposti alla verifica antimafia”, ovvero un modulo di autocertificazione che attesta di non avere contatti con esponenti mafiosi, condanne o misure di sorveglianza per associazione a delinquere, associazione di stampo mafioso, traffico illecito di droga e altri reati gravi.
Possono chiedere il beneficio i lavoratori autonomi, i titolari di reddito agrario e le partite Iva che svolgono attività di impresa con questi requisiti:
- se l’attività è iniziata dal 1° gennaio 2019;
- con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019;
- con riduzione del 33% del fatturato di aprile 2020 rispetto a quello dello stesso mese del 2019;
- se hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio dei Comuni in cui lo stato di emergenza per eventi calamitosi era in vigore quando è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria (ovvero il 31 gennaio 2020).
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Come compilare l’istanza per il riconoscimento dei contributi a fondo perduto
Dal 15 giugno al 13 agosto si potranno presentare le domande per l’ottenimento dei finanziamenti a fondo perduto, così come stabilito dall’articolo 25 del decreto Rilancio.
Chi fosse interessato al beneficio può fare domanda presentando apposita istanza solo ed esclusivamente in via telematica compilando il modulo sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it
Per la trasmissione dei dati il richiedente può scegliere tra le modalità seguenti:
- l’applicazione desktop telematico;
- servizio web, disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle entrate.
L’istanza per il contributi a fondo perduto deve essere compilata in tutte le sue parti:
- codice fiscale del soggetto richiedente o del rappresentante firmatario dell’istanza;
- requisiti;
- indicare il codice IBAN;
- eventuale rinuncia al contributo;
- sottoscrizione con data e firma;
- eventuale impegno alla presentazione telematica del soggetto incaricato.
Autocertificazione Fondo perduto: la dichiarazione antimafia
Oltre all’istanza di cui sopra, alcuni soggetti sono obbligati a compilare e inviare una documentazione ulteriore: “QUADRO A - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO ELENCO SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA VERIFICA ANTIMAFIA”.
Questa non è altro che una autocertificazione nella quale attestare di non trovarsi nelle condizioni ostative di cui all’articolo 67 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 ovvero il Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.
“Il modello dell’istanza, comprensivo dell’autocertificazione che il soggetto richiedente nonché i soggetti di cui all’articolo 85 del decreto legislativo n. 159 del 2011 non si trovano nelle condizioni ostative di cui all’articolo 67 del medesimo decreto legislativo, è predisposto in formato pdf e firmato digitalmente dal soggetto richiedente e inviato esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo Istanza-CFP150milaeuro@pec.agenziaentrate.it”
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