Tra le novità dell’esame di Stato 2020 il modulo di autocertificazione per insegnanti, studenti e accompagnatori. Compilarlo è obbligatorio e chi dichiara il falso commette un vero e proprio reato. Ecco le conseguenze penali.
L’esame di Maturità 2020 dovrà svolgersi con nuove regole nel rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione dettate dal Ministero.
Novità assoluta l’obbligo di compilare e firmare sotto la propria responsabilità il modulo di autocertificazione prestampato dove dichiarare il proprio stato di salute, di non essere soggetto a quarantena e di non aver avuto rapporti con persone positive al coronavirus.
Cosa succede se un insegnante, alunno o accompagnatore dichiara informazioni non veritiere? Se l’autocertificazione contiene dichiarazioni menzognere o incomplete scatta l’accusa di Falso ideologico.
Dichiarare il falso nell’autocertificazione per l’esame di Maturità è reato
La parola d’ordine dell’esame di Stato 2020 è “sicurezza” e tra accorgimenti vari, distanziamento sociale, obbligo di mascherina e sanificazione, spunta il modulo di autocertificazione.
Questa è una dichiarazione da rendere all’ingresso della Scuola e serve a dichiarare lo stato di salute così da garantire lo svolgimento della prova orale in totale sicurezza.
Non ci sarà la misurazione della temperatura corporea fuori dall’Istituto per questo studenti, professori, accompagnatori e personale ATA devono dichiarare di non avere febbre e altri sintomi sotto la propria responsabilità.
Questo significa che in caso di informazioni omesse o menzognere le Autorità possono procedere alla verifica dei fatti e alle eventuali ripercussioni penali.
Infatti dichiarare il falso in un atto pubblico è reato. Così il dettato dell’articolo 483 del Codice penale Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico:
“Chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione fino a due anni.”
Cosa scrivere nell’autocertificazione
Attenzione quindi a non mentire, ne potrebbe derivare sia un danno per gli altri (in caso di persone sottoposte a quarantena, influenzate o a rischio contagio) sia gravi ripercussioni penali.
Maturità 2020, autocertificazione obbligatoria per insegnanti e studenti: ecco il modello
Nell’autodichiarazione bisogna sottoscrivere le informazioni seguenti:
- di non presentare sintomatologia respiratoria o febbre superiore a 37.5° C in data odierna e nei tre giorni precedenti;
- di non essere stato in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni;
- di non essere stato a contatto con persone positive, per quanto di loro conoscenza, negli ultimi 14 giorni.
Che fare se ci si ammala il giorno dell’esame?
Il Ministero dell’istruzione ha previsto anche questa possibilità:
- se un maturando ha febbre o altri sintomi non deve presentarsi a Scuola, deve invece chiamare il proprio medico ed inviare il certificato all’Istituto. La Commissione deciderà se procedere in videoconferenza oppure stabilire una nuova data per la sessione di recupero;
- se ad ammalarsi è un membro della Commissione esaminatrice anche in questo caso si può procedere in videoconferenza. Altrimenti, se le condizioni di salute non lo rendono possibile, il commissario assente deve essere sostituito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA