Cassa Depositi e Prestiti ha lanciato un ultimatum ad Atlantia: le ultime notizie
Dopo l’accordo trovato fra governo e Benetton su Autostrade nel pieno dell’estate, negli ultimi giorni si è registrato un nuovo scontro che ha riacceso i riflettori su Atlantia.
Il governo è tornato in pressing sul dossier, mentre Cassa Depositi e Prestiti ha lanciato un vero e proprio ultimatum di 7 giorni.
Autostrade, è scontro: l’ultimatum di CDP
Il Consiglio di amministrazione di Atlantia ha avviato nella giornata di ieri il processo di dual track.
Attraverso questo è stato dato il via alla dismissione in Aspi, a cui seguirà la costituzione di una nuova società, dal nome Autostrade Concessioni e Costruzioni, che verrà quotata in Borsa.
Le tensioni con CDP, però, sono continuate. Al centro del dibattito sia il tema della manleva (la cui mancanza esporrebbe la Cassa a rischi enormi) sia l’articolo 10 dell’atto transattivo, che lega l’efficacia dell’accordo:
“al perfezionamento dell’operazione di riassetto societario del concessionario, nei termini definiti ad esito delle autonome negoziazioni tra il concessionario, Atlantia e CDP”.
E proprio la Cassa ha deciso in ultima istanza di inviare una lettera ad Atlantia con una sorta di ultimatum: una settimana di tempo per accettare le condizioni dell’ente.
Atlantia negativa in Borsa: revoca ancora possibile?
La critica situazione potrebbe essere risolta, per i più scettici, proprio attraverso la revoca, uno strumento mai del tutto sparito dal tavolo. Sicuramente questa sarebbe una extrema ratio che si vorrebbe evitare per scongiurare un ulteriore allungamento dei tempi.
Rimarrebbe però come arma da giocare in caso di mancato accordo, come ribadito recentemente dallo stesso Conte, il quale si è dichiarato indisponibile ad accettare qualsiasi dilatazione del negoziato.
In attesa delle prossime novità le azioni di Atlantia stanno crollando di oltre il 2% a Milano.
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