Adempimenti fiscali e previdenziali sospesi fino al 30 settembre 2020 per tutti gli avvocati. La decisione di Cassa Forense per l’emergenza coronavirus.
Le misure di sicurezza e prevenzione contro la COVID-19 stanno mettendo a dura prova molti lavoratori, soprattutto i liberi professionisti e, tra questi, gli avvocati. Oltre alla perdita di cause e udienze, e quindi dei compensi dovuti, si aggiunge anche il carico contributivo da versare alla Cassa.
Per questo motivo, la Cassa di categoria ha ordinato la sospensione di tutti versamenti fino al 30 settembre 2020, misura valida per ogni avvocato, senza limitazioni di età d’iscrizione o reddito. Il Consiglio di amministrazione, inoltre, non esclude ulteriori misure agevolative, soprattutto nell’ambito dell’assistenza medica e sanitaria.
Coronavirus, Cassa Forense sospende i versamenti
Giorni difficili, anzi difficilissimi, per tutti gli avvocati italiani a causa dell’emergenza COVID-19. Dopo i numerosi casi di contagio in tribunale, sia di avvocati che di magistrati, la confusione sulla slittamento delle udienze e il tardivo intervento del Ministro della Giustizia Bonafede, c’è una buona notizia: fino al 30 settembre 2020 è sospeso ogni versamento dovuto alla Cassa Forense per qualsiasi avvocato regolarmente iscritto, senza condizioni di età o di reddito annuo.
Queste le parole di Nunzio Luciano, Presidente di Cassa Forense:
“Si tratta solo del primo passo, abbiamo intenzione di operare altre azioni in campo di assistenza medico-sanitaria per tutti i colleghi in difficoltà. Inoltre vorremmo utilizzare i nostri fondi per l’acquisto di mascherine o altro materiale di assistenza ma per farlo avremo bisogno di una deroga del governo al codice degli appalti, altrimenti i tempi si allungherebbero a dismisura rendendo inutili gli aiuti. Se i tempi ci imporranno di differire tutti i pagamenti lo faremo certamente.”
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