Le azioni Apple sarebbero le più a rischio con le nuove tariffe del 15% sulla merce importata dalla Cina, il cui inizio è previsto a partire da domenica 15 dicembre.
Azioni Apple sotto la lente: gli investitori sono preoccupati che la Casa Bianca prosegua con il suo piano di imporre una tariffa del 15% su una vasta gamma di prodotti di consumo fabbricati in Cina, a partire da domenica 15 dicembre.
La nuova tassa voluta da Trump inciderebbe sul costo di smartphone, PC e altri dispositivi elettronici, nonché sui vestiti.
Ed è Apple ad aver più da perdere (o da guadagnare) in questo contesto, insieme a molte altre aziende tecnologiche statunitensi.
Azioni Apple in focus: a rischio i profitti con guerra commerciale USA-Cina
Daniel Ives, analista presso Wedbush, stima che una tariffa del 15% ridurrebbe i profitti di Apple nel 2020 di circa il 4%, 50 centesimi per azione, se tutto procederà come voluto da Trump.
Ad Apple ora la scelta se assorbire o meno l’aumento della tassazione su iPhone, iMac, iPad e AirPod prodotti da Foxconn in Cina. L’alternativa è trasferire i costi ai consumatori, accentando un possibile calo della domanda.
La situazione rappresenta un elemento di incertezza azioni Apple; una nube scura rimarrà sulla quotazione del gigante di Cupertino fino a quando non verrà concluso un accordo tra USA e Cina.
Le prospettive per il comparto tech
Le società statunitensi del comparto tech sono state colpite solo parzialmente dalle tariffe commerciali già in vigore, ma la tassa il cui arrivo è previsto per il 15 dicembre rappresenta un «potenziale pugno nello stomaco» per le relative quotazioni.
«È tutto un gioco di poker ad alto rischio tra Stati Uniti e Cina», afferma Ives. «E intanto Apple continua ad essere nel fuoco incrociato data la sua impronta manifatturiera di punta per iPhone in Cina».
Apple ha più da perdere di qualsiasi altra azienda qualora non vi fosse tregua nella guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, ma è possibile che per la produzione di iPhone verrà fatta un’eccezione, data la recente visita congiunta del CEO Tim Cook con il presidente Donald Trump presso il plesso produttivo dell’azienda ad Austin, Texas.
Ives conferma il suo rating Outperform sulle azioni Appe e un target price di 325 dollari.
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