Le azioni di Poste Italiane sono riuscite a tornare sopra i 6€ ma la rottura della trendline rialzista spinge al test del supporto a quota 5,86€.
Le azioni di Poste Italiane sono riuscite a riportarsi sopra quota 6€ dai minimi assoluti toccati il 9 febbraio a quota 4,98€, causato dal sell-off verificatosi in quel periodo sul mercato borsistico italiano.
Nella seduta odierna il titolo di Poste tratta in leggera flessione del -0,97% accodandosi al debito andamento del Ftse Mib. Nelle sultime settimane non sono uscite particolari novità sul fronte societario se non che il gruppo postale ha intensificato il rapporto con la Banca del Mezzogiorno e che i vertici sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Notizia positiva è pervenuta da Equita Sim che ha definito Poste Italiane “un porto sicuro nell’era del bail-in”. Sul fronte grafico purtroppo non sembrano esserci buone notizie, nel dettaglio si vedrà il perché.
Azioni Poste Italiane: poche novità nell’ultimo periodo
Le azioni di Poste Italiane nella seduta odierna seguono l’andamento negativo del Ftse Mib, trattando in negativo del -0,97% a quota 6,1€. Il titolo della società postale è riuscito a riportarsi sopra quota 6€ nel giro di poche sedute, allontanandosi così dai pericolosi minimi assoluti toccati agli inizi di febbraio in area 4,98€.
In queste ultime settimane non ci sono state particolari novità sul fronte societario. Poste ha comunicato di voler creare più sinergie con la Banca del Mezzogiorno ed i vertici della società sono stati ricevuti dal Presidente Sergio Mattarella.
Non ci sono novità neanche sul fronte di un intervento di Poste nel delicato risiko tra banche italiane. Dopo il “No” dei vertici di Poste ad un incorporamento di MPS, non si è più parlato di un intervento della società postale nelle questioni inerenti alle banche del Bel Paese.
Azioni Poste Italiane: notizie positive da Equita Sim
Notizia positiva è invece arrivata nell’ultima settimana di febbraio quando Equita Sim ha definito Poste Italiane “un porto sicuro” nell’era del bail-in. Secondo gli esperti della casa d’affari, il potenziale upside sul titolo di Poste è di circa il 40% visto che secondo loro il titolo vale 8,3€.
Anche Goldman Sachs ha alzato il giudizio da hold a buy sul titolo di Poste. Il sell-off di febbraio è legato alla paura generalizzata scatenata sul mercato italiano dalla difficile situazione dei crediti deteriorati posseduti dalle banche italiane.
Equita in realtà ritiene che Poste potrà solo che trarre effetti positivi dal bail-in. Questo perché, sempre secondo gli esperti di Equita, la società postale potrebbe ricevere un afflusso di 30€ miliardi generato dal deflusso di depositi dalle banche poiché il gruppo postale è visto appunto come un porto sicuro dai risparmiatori.
Azioni Poste Italiane: attenzione a riunione BCE e notizie su banche italiane
Si ricorda che per la prossima settimana è prevista la riunione della BCE nella quale dovrebbero essere annunciate nuove misure di stimolo di politica monetaria. Una delusione delle aspettative dei mercati potrebbe comportare una forte discesa dell’indice e di conseguenza dei titoli azionari.
Viceversa, l’entusiasmo di una boccata d’ossigeno monetaria potrebbe spingere gli indici in rialzo nel breve periodo. Sono da tenere in considerazione anche eventuali novità sulle banche, come quella di oggi su Carige che ha appesantito l’intero comparto bancario.
Azioni Poste Italiane: analisi tecnica di breve periodo
Nonostante la valutazione positiva di Equita, la situazione grafica non sembra essere ottimale per il titolo di Poste. La trendline di breve periodo (in colore giallo) è stata rotta a ribasso ed è fallito il tentativo di rottura della resistenza nell’area intorno i 6,3€.
I volumi in discesa sono stati ben superiore a quelli di risalita, lasciando così pensare più ad una ricopertura delle posizioni ribassiste che non ad un ritorno degli investitori sul titolo della società postale.
Gli indicatori tecnici partono da valori diversi ma indicano una fase di declino dell’attuale trend. Il RSI sta muovendosi sotto il valore di neutralità mentre il MFI si sta staccando dalla zona di ipercomprato (in cui tuttavia non era ancora entrato).
La rottura della trendline dovrebbe comportare un test della media mobile di breve periodo a quota 5,86€ che, se adrà a buon fine, permetterà alle azioni di Poste di tornare ben sopra i 6€. Viceversa, un fallimento del test dell’area di supporto comporterebbe una discesa verso il secondo supporto di colore viola a quota 5,65€.
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