Le prospettive di Zoom alla fine della pandemia da coronavirus dopo i numeri da record registrati nel 2020 sul valore delle azioni e dei ricavi.
Le azioni Zoom sono tra quelle con il miglior risultato del 2020, con un guadagno del 600% da inizio anno.
La compagnia di videoconferenza ha potuto contare anche su un incremento dei ricavi legato alla vendita del servizio, con un +367% su base annua pari a 777,2 milioni di dollari registrato nel terzo trimestre.
Un trend positivo anche rispetto al precedente quarter, durante il quale si era assistito ad un +355% su base annua per un totale di 663,5 milioni di dollari.
In quest’ottica, considerate le cifre da record registrate da Zoom Video Communications, in molti si chiedono quale sarà il futuro della società.
Azioni Zoom: guadagno del 600% da inizio anno
Il crollo delle azioni del 17% in Borsa subito dopo l’annuncio di Pfizer sull’efficacia del proprio vaccino, insieme al ribasso di tutti i titoli della cosiddetta “stay at home economy”, aveva fatto presagire l’inizio di una flessione per la big tech di San Francisco.
Tuttavia, secondo diversi analisti, si tratta di un pronostico non del tutto corretto. Infatti, nonostante il netto calo osservato in quell’occasione, le quotazioni si sono riprese insieme alle vendite, con le previsioni di ricavi riportate per il quarto trimestre del 2020 che si attestano tra gli 806 e gli 811 milioni di dollari.
Certamente una volta che il vaccino sarà diffuso globalmente e ridurrà i livelli di contagio, sarà difficile aspettarsi gli stessi risultati degli ultimi mesi ed è plausibile che si assisterà ad un tasso di abbandono rilevante degli utenti che scelgono di non rinnovare l’abbonamento della versione a pagamento.
Ciononostante, secondo gli analisti, le prospettive nel lungo periodo della piattaforma potrebbero confermare il valore del servizio anche dopo la fine della pandemia.
Quale futuro per Zoom dopo la pandemia da coronavirus?
Zoom è diventata nell’accezione comune uno dei sinonimi per eccellenza del termine videoconferenza grazie all’affidabilità e alla facilità del servizio. Inoltre, la revoca del blocco dopo 40 minuti dall’attivazione nel giorno del Ringraziamento ha contribuito allo sviluppo di un sentiment positivo delle persone nei confronti del brand.
Diventa plausibile quindi che amici e parenti che non abitano nello stesso luogo continueranno a servirsi del programma anche in futuro.
Inoltre, alcune delle abitudini sviluppate in questo periodo di restrizioni potranno continuare nella vita post Covid.
Le prospettive per il 2021
Tra queste troviamo sicuramente lo smart working. Il CEO di PayPal Dan Schulman, ad esempio, in un’intervista rilasciata a Bloomberg Television, ha dichiarato di aspettarsi che la maggior parte dei suoi dipendenti lavorerà da remoto almeno un paio di giorni alla settimana.
Mentre, per il fondatore di Microsoft Bill Gates si assisterà alla scomparsa del 50% dei viaggi d’affari e del 30% dei giorni in presenza fisica in ufficio. D’altronde già diverse aziende della Silicon Valley, come Twitter, hanno inaugurato la stagione dello smart working per sempre.
In uno scenario del genere si può immaginare come Zoom potrà riuscire a mantenere il suo ruolo da leader del settore e accrescere il valore dei propri titoli, anche se magari non ai ritmi mostruosi a cui si è abituata in questo particolare anno.
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