Il bollettino economico della BCE ha suonato un nuovo campanello d’allarme sul PIL europeo. Ecco cosa accadrà secondo l’istituto centrale
Nuovo allarme per l’intera Eurozona nel bollettino economico della BCE reso noto nella mattinata odierna.
In una giornata già ricca di spunti - visti i sorprendenti risultati dell’asta TLTRO III - l’istituto centrale ha nuovamente peggiorato le proprie previsioni sull’economia del Vecchio Continente e ha confermato che l’Italia sarà uno dei Paesi più colpiti dalla crisi.
Bollettino economico BCE: cosa sta per accadere?
Per l’anno corrente l’istituto centrale ha previsto una contrazione del PIL di 8,7 punti percentuali in termini reali. Il dato, si noti, è peggiorato di 9,5 punti rispetto alle stime precedenti.
“Rispetto all’esercizio di marzo 2020 condotto dagli esperti della BCE, le prospettive per la crescita del PIL in termini reali sono state riviste notevolmente al ribasso”.
Il recupero inizierà a farsi vedere soltanto nel 2021, quando il PIL risalirà del 5,2% per frenare nuovamente a +3,3% nel 2022. In questo caso le previsioni sono state alzate di 3,9 e 1,9 punti percentuali.
I Paesi più colpiti
Non sorprende che i Paesi più colpiti dal coronavirus, citati oggi nel bollettino economico della BCE, siano stati:
- Francia
- Italia
- Spagna
Questi, ha continuato l’istituto, hanno sofferto molto di più rispetto a economie quali la Germania e i Paesi Bassi.
Intero pianeta alle prese con COVID
I rischi secondo il bollettino economico della BCE sono ancora orientati al ribasso:
“l’impatto della pandemia potrebbe risultare più forte e duraturo di quanto attualmente previsto”.
Anche l’intero PIL mondiale ne risentirà, chiudendo l’anno corrente con una contrazione del 4% (Eurozona esclusa). Nel terzo trimestre inizierà la ripresa che porterà ad una crescita del 6% e del 3,9% nel 2020 e nel 2021.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti