Baratto amministrativo 2015: soggetti beneficiari, ambito applicativo e tributi oggetto dell’agevolazione

Francesco Oliva

20 Ottobre 2015 - 21:01

A quali tributi può essere applicato il baratto amministrativo? Ecco cosa dice la nota ufficiale IFEL in merito a soggetti beneficiari, ambito applicativo e tributi oggetto del baratto amministrativo 2015.

Baratto amministrativo 2015: soggetti beneficiari, ambito applicativo e tributi oggetto dell’agevolazione

Con una nota ufficiale l’IFEL, l’Istituto per la finanza e l’economia locale, fondazione costituita dall’ANCI, ha chiarito l’applicazione del baratto amministrativo 2015.
Si tratta di quell’istituto introdotto dal D.L. 133/2014 per effetto del quale i Comuni possono «barattare» con i contribuenti il pagamento di determinate imposte in cambio di lavori socialmente utili.

Ecco l’analisi del baratto amministrativo effettuata dall’IFEL in merito a soggetti beneficiari, ambito applicativo e tributi rispetto ai quali può essere concessa l’agevolazione.

Baratto amministrativo 2015, nota IFEL: a quali tributi si applica?

L’IFEL è intervenuta ufficialmente per chiarire diversi aspetti applicativi in ordine al baratto amministrativo.
La prima questione fondamentale è la seguente: per quali tributi può essere richiesto il baratto amministrativo?
L’IFEL, attraverso al nota ufficiale del 16 ottobre 2015, ha chiarito che il baratto amministrativo non può essere concesso per debiti tributari pregressi.

Si tratta di una svolta importante in materia di baratto amministrativo.
Con questa interpretazione l’IFEL si colloca in posizione intermedia tra coloro che ritengono che le agevolazioni riguardino solo alcuni tributi (ad esempio Tari e Tosap) e chi, invece, ritiene che il nuovo istituto sia utilizzabile per tutti i tributi accertati e/o iscritti a ruolo. Quest’ultima interpretazione, peraltro, è stata adottata da parecchi Comuni.

Baratto amministrativo 2015: soggetti beneficiari

Chi può beneficiare del baratto amministrativo? Anche su questo punto la nota ufficiale IFEL del 16 ottobre 2015 aiuta a comprendere il meccanismo del baratto amministrativo.
La normativa di riferimento stabilisce che il baratto amministrativo può essere applicato sia a singoli cittadini che ad enti associativi, privilegiando in ogni caso le «comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute».

Baratto amministrativo 2015: i lavori socialmente utili oggetto del baratto

In relazione alle possibili attività oggetto del baratto amministravio l’IFEL chiarisce che l’intervento deve riguardare un territorio comunale da riqualificare.
Si tratta, in particolare, dei seguenti lavori socialmente utili:

  • pulizia e manutenzione;
  • abbellimento aree verdi, piazze e strade;
  • interventi di decoro urbano, recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.

Su questo punto l’IFEL sottolinea che la delibera del Comune non può essere arbitraria ma deve riguardare le attività sopra elencate.

Baratto amministrativo 2015: l’ambito applicativo

La nota ufficiale IFEL chiarisce, infine, l’ambito applicativo del baratto amministrativo. Secondo l’IFEL, il baratto amministrativo può riguardare tutti i tributi comunali (IMU, TARI, TOSAP, ecc.) ancorché non direttamente connessi al tipo di attvità svolta.
L’IFEL sottolinea che non è invece possibile utilizzare il baratto amministrativo per riduzioni o agevolazioni connesse ad eventuali debiti tributati del contribuente, alla luce del principio di indisponibilità e irrinunciabilità del credito tributario (che deve essere applicato a tutte le entrate comunali).

Baratto amministrativo 2015, ecco il file pdf con la nota ufficiale IFEL del 16 ottobre 2015:

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