Chi è Barbara Hepworth, la scultrice celebrata nel doodle di oggi che trascorse anche un periodo in Italia?
Chi è Barbara Hepworth, la scultrice a cui è stato dedicato il doodle animato di oggi? Oggi, il 25 agosto viene celebrato il trasferimento dell’artista nella città di St. Ives, avvenuto nel 1939, un piccolo paese dell Cornovaglia, dove l’artista visse per il resto della sua vita.
Barbara Hepworth è considerata una delle scultrici più influenti del XX secolo, e proprio per questo motivo Google ha deciso di celebrarla, ricordandola come una delle scultrici astratte più importanti nella storia dell’arte.
Chi è Barbara Hepworth, il doodle di oggi?
Barbara Hepworth nasce a Wakefield il 10 gennaio 1903, e dedicò tutta la sua vita all’arte. Inizia gli studi alla Leeds School of Art, dove incontra per la prima volta Henry Moore, ed in seguito prosegue la sua formazione nella Royal College of Art e affina la sua arte durante un periodo di formazione in Italia.
Barbara Hepworth ebbe anche una vita sentimentale abbastanza movimentata, dapprima, nel 1925 sposò l’artista e scultore John Skeaping e nel 1933 si sposò con il pittore Ben Nicholson, da cui divorziò nel 1951. L’artista morì in un tragico incendio divampato nel suo studio di St. Ives, in Cornovaglia, che adesso costituisce il Museo Barbara Hepworth. Le sue opere sono conservate in diversi musei e una di esse, Intitolata “Single Form” dedicata a Dag Hammarskjold, il segretario generale delle Nazioni Unite, è stata posizionata nel palazzo dell’ONU a New York.
Il periodo in Italia
Barbara Hepworth, l’artista celebrata da Google, trascorse anche un periodo di qualche anno in Italia. Dopo gli studi al Royal College of Art, Hepworth vinse una borsa di studio che le permise di viaggiare all’estero, e nel 1924 si recò a Firenze. Si classificò anche seconda al celebre concorso Prix-de-Rome, che permetteva di vincere una borsa di studio per frequentare le lezioni presso l’Accademia di Francia a Roma, premio che tuttavia venne vinto dallo scultore John Skeaping.
Barbara Hepworth viaggiò con questo scultore in lungo e in largo per il Belpaese, e oltre alla Capitale, visitarono Siena e Firenze, dove si sposarono nel 1925. In Italia la scultrice ebbe la possibilità di affinare la sua tecnica e di imparare a scolpire il marmo grazie al Maestro Giovanni Ardini.
Perché Google celebra Barbara Hepworth
La tecnica di Barbara Hepworth mutò moltissimo nel corso della sua vita, le prime opere infatti erano caratterizzate da elementi classici, ma negli anni 30 avvenne il punto di svolta, e l’artista iniziò a produrre delle sculture completamente astratte, mediante l’intaglio diretto, una tecnica che prevede di modificare il processo di scultura adattandolo alla qualità delle materie prime.
L’artista realizzò più di 600 opere. Matt Cruickshank, il disegnatore del doodle di oggi, ha voluto omaggiare lo studio di St. Ives, affermando che:
“Ho immaginato di creare uno spazio così magnifico con le finestre aperte e i gatti che osservano in silenzio. Ho fatto delle piccole sculture per cercare di comprendere il pensiero di Barbara Hepworth prima di guardare Pendour, una delle opere che sembra adattarsi al nostro logo”.
L’obiettivo della commemorazione di Google non è solo quello di commemorare la scultrice, ma anche quello di riaccendere i valori che hanno ispirato l’artista, ossia creare forme in equilibrio con la natura, “sia che si tratti di scultura, scrittura, musica o anche solo di noi stessi”.
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