Consob e Bankitalia lanciano un appello ai piccoli risparmiatori e mandano una stoccata a Bitcoin&Co.: il rischio insito negli investimenti in criptovalute è troppo alto, serve un quadro regolamentare comune nell’UE.
Rischi troppo alti per gli investitori. Questo il sunto della nota congiunta diramata dalla Consob e da Bankitalia, che sa di sentenza definitiva, relativa agli investimenti in Bitcoin e nelle altre criptovalute.
Destinatari dell’appello soprattutto i piccoli risparmiatori, quei daily trader che hanno scoperto i crypto-asset nell’ultimo anno e che si sono fatti ingolosire dalla bull run di BTC&Co., mettendo così a rischio il loro capitale.
Bitcoin e criptovalute, rischi troppo alti per gli investitori
Ma perché la Consob e Bankitalia si sono espresse in questi termini sulle divise digitali, che hanno di fatto conquistato i mercati con i ciclici pump delle quotazioni? Secondo le due istituzioni italiane “la perdita integrale delle somme di denaro utilizzate” è possibile a causa della poca trasparenza nella determinazione dei prezzi, della persistente volatilità – vedi Bitcoin, sulle montagne russe nelle ultime due settimane – e della complessità delle tecnologie sottostanti.
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Inoltre, sottolinea il tandem Consob-Bankitalia, le crypto sono prive di “regole a salvaguardia delle somme impiegate, e a rischio perdite a causa di malfunzionamenti”, tra cui l’hacking e lo smarrimento delle credenziali di accesso ai wallet. Senza contare, aggiungono le due istituzioni, l’assenza di tutele legali e di obblighi informativi da parte degli operatori.
Ma l’allarme, a ben vedere, non è un fulmine a ciel sereno: sia Consob che Bankitalia si erano già espresse con toni critici sulle crypto, e nel 2018 autorità di supervisione europee come Eba, Esma ed Eiopa avevano ribadito la natura altamente rischiosa e speculativa degli asset, dall’acquisto alla detenzione.
Serve un quadro regolamentare europeo
Così, Consob e Bankitalia rilanciano l’idea di un quadro regolamentare comune a livello europeo. Linea già dettata dalla presidente della BCE, Christine Lagarde, e che trova una sponda anche di là dell’oceano, dove sia la segretaria al Tesoro USA Janet Yellen che il governatore della Fed Gerome Powell hanno più volte calcato la mano sulla necessità di implementare nuove regolamentazioni.
Ma nell’UE l’iter è ancora in alto mare, e finché non ci sarà un quadro giuridico comune, sottolineano ancora Consob e Bankitalia, i piccoli risparmiatori dovranno tenere conto dei rischi elevati di questa tipologia di investimenti, “tanto più qualora, come spesso riscontrato, le offerte siano effettuate da operatori abusivi, non autorizzati, non regolati e non vigilati da alcuna autorità”.
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