Laura Boldrini ha proposto di estendere la sanatoria sulla regolarizzazione dei migranti “sarebbe vantaggioso per tutti”, scatenando su Twitter una serie di insulti e minacce.
Con un intervento al Parlamento Laura Boldrini si è schierata a favore "della regolarizzazione dei migranti presenti sul nostro territorio”. Nella sua dichiarazione, l’ex presidente della Camera ha spiegato come questa misura possa essere a “vantaggio di tutti e di tutte”.
“Consente di restituire dignità e diritti alle persone che vengono lasciate in condizione di irregolarità per poterle sfruttare meglio - ha spiegato la Boldrini - Per garantire la legalità laddove invece regnano il caporalato e la mancanza di sicurezza. Infine, garantire dei livelli adeguati di tutela della salute”.
La proposta di Laura Boldrini è quindi quella di estendere quanto già previsto nella sanatoria prevista per i braccianti e colf nel settore agricola, anche ad altre categorie produttive e non solo a chi si trova in questo status dal 31 ottobre 2019.
“Sarebbe come far partire un treno veloce e poi tirare il freno di emergenza nel timore che arrivi troppo presto a destinazione” ha spiegato la parlamentare di LeU, con il governo che ha accolto la sua proposta di “monitorare l’andamento del processo di regolarizzazione e valutare l’opportunità di estendere tali procedure”.
Insulti e minacce su Twitter nei confronti di Laura Boldrini
Non sono quindi mancate le reazioni da parte di molti utenti che, su Twitter , hanno rivolto diversi insulti pesanti e minacce nei confronti di Laura Boldrini.
Tra i diversi commenti che le sono stati rivolti sul social network, c’è ad esempio chi ha scritto: “La Boldrini va cacciata! Facile per lei vivere: milionaria e con le guardie del corpo. Noi invece possiamo venire stuprate, pestate, importunate dalle sue RISORSE. SI VERGOGNI!”.
Oltre a diversi post del genere, c’è anche chi promette: “SE ME LA TROVO SULLE STRISCE PEDONALI GIURO CHE CONFONDO IL PEDALE DEL FRENO CON L’ACCELERATORE...FAREI UN FAVORE ALL’UMANITÀ”.
Non manca quindi il solito invito, rivolto anche a Giuseppe Conte, Luciana Lamorgese e a Teresa Bellanova con un “dai che a casa vostra c’è posto!”, oltre a chi la apostrofa in questo modo: “La Boldrini ma chi è questa specie di essere? È un virus che va estirpato? Non ci sono problemi, lo diciamo alla nettezza urbana”.
Al momento nessun esponente politico di alcun partito si è schierato a difesa di Laura Boldrini. Sarebbe auspicabile, invece, offrire la propria solidarietà ad offese gravi che necessiterebbero di una censura unanime, in qualunque modo la si pensi su determinati temi.
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